Va dai neonati ai genitori agli educatori, coinvolge parrocchie, medici, associazioni, imprese sociali, si sviluppa grazie all’impegno di una dozzina di professionisti del lavoro sociale ed educativo e volontari. Prende le mosse come missione stabile con la nascita di EcosMed nel 1998, e prosegue e si rafforza attraverso la costituzione del Consorzio Sol.E, della Fondazione Horcynus Orca, della Fondazione antiusura Padre Pino Puglisi, fino alla costituzione di Fondazione di Comunità di Messina, nel luglio del 2010. E oggi, nel 2013, comprende la LUdE, (Libera Università dell’Educare), nata nel dicembre dello scorso anno, il programma stabile “Primi spassi”, avviato nel gennaio 2012, i patti educativi con le agenzie della formazione, a partire dalle scuole, il filone della formazione specializzata, il turismo educativo. L’area dedicata all’educazione permanente e all’infrastrutturazione sociale per una nuova cittadinanza attiva è, insomma, uno dei piloni su cui si basa l’intera esperienza che fa capo a Fondazione di Comunità, individuata dall’Ocse, dall’Unops e dall’Organizzazione Mondiale della sanità come uno dei più interessanti casi mondiali di sperimentazione di modelli di welfare e sviluppo locale. Nei prossimi mesi numerosi gli appuntamenti in programma. Il primo in calendario è ancora con la LUdE, centro di alta formazione rivolto a professionisti (insegnanti, psicologi, educatori, assistenti sociali, pediatri, animatori, amministratori pubblici) i quali, partendo da profili diversi, intendono confrontarsi ed aggiornarsi. Si terrà infatti lunedì 8 aprile alle 18.00 la “conversazione circa la genitorialità” intitolata “Educazione sentimentale” con Salvatore Rizzo, socio fondatore della cooperativa sociale Ecos-Med e presidente del Consorzio Sol.E, Loredana Pumo, coordinatore LUdE, e Lucrezia Piraino, consulente filosofica. Seguiranno altre tre “conversazioni”, una al mese, fino a luglio. Come per il primo appuntamento, che si è svolto il 4 marzo e ha registrato la partecipazione di genitori ed educatori, l’iniziativa di giorno 8 aprile si svolgerà alla Libreria Feltrinelli di Messina, dalle 18.00 alle 20.30 e si concluderà con un aperitivo. Il gruppo sarà composto da 10/20 partecipanti. La partecipazione ad ogni incontro comporta il versamento di € 10,00 (comprensive dell’aperitivo). Le economie realizzate potranno consentire alla LUdE di avviare altri cicli rivolti a genitori con disagio economico. Prosegue intanto il programma permanente di infrastrutturazione sociale intitolato “Primi spassi”. Dedicato al quartiere Camaro, il progetto realizza forme di assistenza alle famiglie fin dal primo vagito del nuovo nato: informazione, accoglienza, buone prassi, consigli pratici, animazione sociale di condominii e piazze, la lettura a voce alta di favole. “Primi spassi” è un programma stabile, avviato nel gennaio 2012 e destinato a proseguire nel tempo, realizzato con il sostegno economico della Caritas Italiana (fondi CEI 8Xmille Italia) ed il partenariato delle cinque parrocchie del quartiere, del Comune di Messina, della Caritas diocesana, della sezione messinese dell’Associazione culturale pediatri, delle associazioni musicali della città. Il programma punta sulla conoscenza e sulla pratica di alcuni comportamenti virtuosi da parte delle figure che accudiscono il bambino ed in particolare della madre. Tra questi comportamenti ed attenzioni ci sono l’allattamento naturale al seno, la promozione della lettura precoce a voce alta e l’educazione all’ascolto della musica accanto a pratiche di adozione sociale di quei nuclei familiari in particolari condizioni di rischio. Tutte prassi ampiamente sperimentate ed adottate in più paesi e che l’Organizzazione mondiale della sanità indica come essenziali fattori di protezione e di promozione della salute del bambino e della sua famiglia.
La scelta è caduta sul quartiere di Camaro, in cui ricade Forte Petrazza, sede di Fondazione di Comunità di Messina, perché si tratta di un’area urbana caratterizzata da bisogni urgenti ed effettivi, come dimostrano diversi indicatori di disagio sociale, culturale ed economico (dalla dispersione scolastica alla disoccupazione). Obiettivo del programma supportare la coesione sociale e la promozione umana. Fino a oggi sono stati “accolti” oltre 60 nuovi nati e per qualcuno di questi, con particolari bisogni sociali, la presa in carico è stata sviluppata col supporto di un gruppo di volontari del quartiere.
Dal gennaio del 2012, le famiglie del quartiere in cui è nato un nuovo cittadino hanno ricevuto la visita degli operatori del programma e dei volontari coinvolti e formati ad hoc. Nel corso della prima visita gli operatori hanno portato il benvenuto a nome di tutta la comunità, hanno donato materiale informativo e un libro offrendo ai genitori l’opportunità di stare dentro una rete sociale in grado di offrire sostegno ed accesso ai servizi. Nel corso del primo anno di vita del bambino si sono poi effettuate altre visite. Allo stesso tempo si organizzano momenti di animazione musicale per i bambini più grandi, momenti di confronto e di informazione sui temi della genitorialità, occasioni di incontro e di educazione alla lettura a voce alta per i bambini più piccoli a partire dai primissimi giorni di vita. Infine, per casi particolari, l’adozione sociale comprende anche contributi per l’affitto e occasioni di inserimento lavorativo per la madre. In questi giorni in corso l’allestimento di due spazi dedicati alla lettura a voce alta nelle parrocchie di Camaro S. Paolo e Camaro S. Luigi, dopo quello già realizzato a Bisconte.
Ma i progetti dell’area educational non comprendono solo l’assistenza alle famiglie e il supporto ad una genitorialità consapevole ed efficace. Sono in preparazione attività di turismo educativo lungo percorsi e laboratori attivati attorno alle sedi-simbolo di Fondazione mentre continua il sostegno a corsi di formazione specializzata, in collaborazione con le scuole. Si lavora frattanto anche all’organizzazione ad ottobre di un Festival dell’Educazione a Messina, in collegamento con Educa di Rovereto, e alla progettazione di attività di ricerca (di storie, casi emblematici, buone prassi).
A breve, infine, si terranno tre seminari residenziali: il tema conduttore comune è la “città”.Il primo seminario, l’ultimo fine settimana di maggio, intitolato “I sensi”, parte dalla consapevolezza che il contesto nel quale si cresce inevitabilmente forma l’identità di persona-cittadino e pone la domanda: se quello che si intravede dalla finestra appare ostile, osceno, sconveniente, brutto.. verso quale mondo accompagniamo le persone in crescita?
Il secondo, intitolato “Le pratiche”, proporrà una riflessione su come promuovere, accompagnare e orientare la formazione del cittadino e, quindi, come partecipare, pedagogicamente, alla formazione della città, coniugando “educazione civile” e scuole, centri di aggregazione giovanile, servizi educativi territoriali. Con il terzo, intitolato “Le cose comuni”, si intende individuare ciò che, sul piano pratico, nel nostro contesto, ha la forza, il carattere, lo spessore, la profondità, la qualità per innescare un evento di crescita, allo stesso tempo intendendo anche l’intera città come “cosa” destinata all’educazione, palestra di apprendimento dei valori pubblici.
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