Arriva la solidarietà dell’Associazione Storico Culturale “Lamba Doria” alle Forze Armate, a seguito dell’intervento del Sindaco di Messina, Renato Accorinti, in occasione della celebrazione della Festa del 4 novembre per l’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. La “Lamba Doria, scrive una lettera aperta al sindaco:
“L’associazione esprime profonda solidarietà alle Forze Armate e al Generale di Corpo d’Armata Ugo Zottin, Comandante Interregionale Carabinieri “Culqualber”, per il discorso pronunciato dal Sindaco di Messina Renato Accorinti in occasione della celebrazione della Festa del 4 novembre per l’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, tenutasi nella Città dello Stretto in Piazza Unione Europea.
Discorso dal chiaro tenore ideologico, assolutamente fuori tema nella circostanza e poco condiviso dai rappresentanti delle Istituzioni e dai tanti uomini e donne in divisa dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri, e che ha suscitato un’innegabile imbarazzo ai presenti alla cerimonia.
“…Onorare chi ha perso la vita è cosa molto importante: ho in mente tutti i partigiani che hanno lottato contro il fascismo per avere libertà e pace.”.
E’ proprio al cospetto del monumento eretto dalla Città in perenne memoria del Milite Ignoto, che il Sindaco di Messina – forse troppo concentrato emotivamente e retoricamente ad evocare un valore universale condiviso da tutti qual è il valore della “pace” – ha omesso più o meno consapevolmente di ricordare e commemorare, nella Giornata propriamente dedicata alle Forze Armate, i tanti soldati, marinai, avieri e carabinieri che in 152 anni di Storia Patria e nel corso di tutte le guerre in armi hanno immolato la propria vita per servire quegli ideali di unità e di fratellanza che hanno consentito oggi anche al Sindaco di indossare, certamente con orgoglio, il Tricolore nazionale.
Il 4 novembre si vuole celebrare, signor Sindaco, la vittoria per l’integrità territoriale conquistata definitivamente nel 1918, e nel contempo si vuole richiamare l’attenzione intorno alle nuove sfide per soddisfare la crescente richiesta di sicurezza individuale e collettiva avanzata a gran voce dai cittadini del nostro Paese in risposta ai rischi d’instabilità e alle minacce terroristiche transnazionali.
Il richiamo alla memoria dei soli partigiani caduti, del resto, poteva suonare corretto e non retorico se pronunciato in occasione della Festa della Liberazione del 25 aprile, con preciso ed auspicabile richiamo ai partigiani di tutti gli schieramenti politici. Un richiamo che, palesemente fuori luogo, ha nei fatti deluso ed irritato i familiari dei tanti caduti civili e militari messinesi di tutte le guerre, compresi i militari di Messina e Provincia caduti recentemente in Afganistan e prima ancora in Iraq di cui da poco è ricorso il decimo anniversario dell’attentato della cruenta strage di Nassiriya dove morirono, martiri, 19 italiani nel più grave attentato subito dalle nostre truppe dal dopoguerra.
Bastava che il Sindaco prendesse preventivamente visione del messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel discorso alla Nazione il Presidente ha infatti testimoniato la vicinanza del Paese alle Forze Armate, garanti di libertà e presidio delle Istituzioni democratiche, ed ha rivolto un commosso appello ai caduti di tutte le guerre e a coloro che hanno perso la vita, in Patria e all’estero, per la sicurezza del Paese e della Comunità Internazionale e per la salvaguardia della pace. Emblematico pure il richiamo all’Unità Nazionale: “celebrare il 4 novembre come Giornata delle Forze Armate, e insieme di quell’Unità Nazionale che esse hanno in così larga misura contribuito a realizzare, consolidare, difendere, significa rendere omaggio a una storia incancellabile e valorizzare un impegno che continua in forme nuove a mostrarsi essenziale.”.
La invitiamo pertanto, signor Sindaco, a fare proprie le parole di elevatissimo spessore culturale e di altissimo valore educativo e morale pronunciate nella stessa giornata del 4 novembre dal primo Presidente “Comunista” della storia Repubblicana, un Presidente che ha superato il confronto con i precedenti tanto da essere rieletto”.
L’associazione Lamba Doria, inoltre, replica anche in merito all’eccesso della spesa militare, evidenziato dal sindaco nel suo discorso.
“E’ innegabile – si legge nella lettera aperta- che la spesa militare – a meno di non voler pretendere un modello di difesa “disarmata” – è qualcosa che non può prescindere dal sostenimento di costi adeguati per mantenere uno strumento in linea al modello di difesa deciso dal Parlamento sovrano e concertato con i nostri Alleati nelle sedi appropriate, da cui discendono le attuali 21 missioni internazionali a partecipazione italiana.
Giova ricordare, sul punto, il pensiero del Presidente della Repubblica in occasione della consegna delle decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia, avvenuta sempre il giorno 4 novembre. Contro facili sussulti demagogici il nostro Presidente ha efficacemente precisato che “…non possiamo quindi indulgere a semplicismi e propagandisti che circolano in materia di spesa militare e di dotazioni indispensabili per le Forze Armate…ancora oggi, ci si guardi dal discutere con leggerezza di una riduzione in generale dell’impegno dell’Italia, sul piano militare, al servizio della Comunità internazionale”. Questa settimana, per buona pace di tutti, le Camere approveranno il decreto di proroga in legge delle missioni internazionali, la cui dizione esatta della legge, seppur chilometrica, è “Missioni internazionali delle Forze Armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.
Per quanto riguarda invece l’agognata chiusura degli arsenali militari aiuterebbe ricordare l’atteggiamento di chi, in piena guerra fredda, manifestava per una Europa libera dalle armi che non doveva contrapporsi all’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, che nel frattempo però puntavano le loro testate nucleari contro le nostre capitali. Sicché l’Europa si armò di armi convenzionali e missili e, per buona pace di tutti i detrattori, vivemmo e viviamo ancora oggi pacifici nel nostro caro e vecchio continente.
Quanto alla bandiera arcobaleno, simbolo incondizionato di Pace, ma così “eccessivamente” imposta, e non proposta, durante la Cerimonia ed ostentata davanti ad ignari e impietriti Carabinieri e Soldati, il Sindaco sappia che gli “eccessi” sono sempre e comunque da condannare, anche se commessi in buona fede.
Certamente conosciamo, signor Sindaco, la sua vocazione “apertamente e manifestamente” pacifista, contraria a qualunque forma di violenza, ma vorremo ricordarle che il compito di ogni “buon maestro” è quello di disincentivare e/o disinnescare atti di questo tipo, oltre che di condannare ed emarginare movimenti estremisti minoritari e violenti, mai sopiti in Italia dagli anni sessanta ad oggi.
Per tali motivi, alle Forze Armate e ai rappresentanti di tutte le Istituzioni civili e militari, presenti in Piazza Unione Europea di Messina il giorno 4 novembre 2013, e per chi ha provato grande imbarazzo e si è sentito intimamente e ingiustamente offeso, giunga la nostra piena solidarietà”.
Associazione Culturale “Lamba Doria” – Direttivo Regionale –
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