È un progetto che ha cercato di dare respiro al contesto culturale della Sicilia. La “Strada degli Scrittori”, l’iniziativa creata nel 2013 dal giornalista del Corriere della Sera Felice Cavallaro, è a pochi Km dalla sua realizzazione. Sono infatti 7000 i metri di statale rimanenti per il completamento della SS 640 che unirà Agrigento con l’autostrada Palermo-Catania. Non un semplice tratto percorribile, bensì un itinerario dedicato ai grandi nomi della letteratura siciliana. Ma se l’apertura di questa strada sembra imminente, altrettanto imminente è l‘edizione 2021 del master di scrittura organizzato dalla Strada degli Scrittori in collaborazione con Treccani e in programma dal 28 giugno al 4 luglio al Teatro Luigi Pirandello di Agrigento.
Giunto alla sua quinta edizione, il primo master di scrittura si è tenuto nel 2017 alla Fondazione Sciascia di Racalmuto. Quest’anno, in considerazione della permanente situazione pandemica, l’argomento sarà “Le parole della pandemia”. Tra gli ospiti giornalisti, professori universitari, scrittori e attori. Si inizia con la dottoressa Barbara Gallavotti, poi Alessandro Vespignani in collegamento dagli Stati Uniti, Lucia Annunziata, Liliana Cori, Laura Boella, Evelina Santangelo, Angela Santoni, Antonio Spadaro, Massimo Bray, Felice Cavallaro e Cristiana Capotondi.
«Noi cerchiamo di fare diffusione culturale – dichiara ai microfoni di Normanno Gaetano Pendolino, vicepresidente della Strada degli Scrittori –, lo facciamo con i nostri social quotidianamente, ma anche con eventi esterni. Abbiamo un progetto in corso con Empedocle Consorzio Universitario Agrigento, Global Learning II, con il quale portiamo avanti una parte di natura formativa grazie alla piattaforma online del master, ma anche grazie a un ciclo di incontri, cominciato lo scorso marzo con Ficarra e Picone e che finirà con la presentazioni dei libri di Catena Fiorello (“Amuri“) il 29 maggio e di Aldo Cazzullo (“A riveder le stelle”) il 21 giugno ad Agrigento».
Che cos’è la Strada degli Scrittori
Tutto è iniziato con il protocollo d’intesa sottoscritto a Racalmuto l’11 novembre 2013, quando l’allora Ministro per i Beni culturali Massimo Bray, il Presidente dell’Assemblea regionale Siciliana Giovanni Ardizzone, gli assessori regionali del Turismo, dello Sport, dello Spettacolo, dei Beni culturali, dell’Istruzione, della Formazione professionale, delle Attività produttive, delle Politiche agricole e alimentari, del Territorio e Ambiente decisero di abbracciare la proposta di Felice Cavallaro, oggi direttore della Strada degli scrittori. L’iniziativa è stata condivisa anche a livello burocratico dalle istituzioni. Il 4 febbraio 2016, infatti, il presidente di ANAS Gianni Vittorio Armani ha annunciato la nuova denominazione della strada statale 640 di Porto Empedocle, ora “La Strada degli Scrittori”.
Tra i letterati siciliani protagonisti di questo itinerario che invita a ripercorrere i luoghi vissuti e amati dagli scrittori e quelli descritti nei loro romanzi: Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Antonio Russello, Rosso di San Secondo e molti altri, da Racalmuto a Porto Empedocle, passando per Favara e Agrigento fino a Caltanissetta.
La Strada degli Scrittori nasce da un’idea di Felice Cavallaro, legato affettivamente e fisicamente alla Sicilia. «L’idea – spiega Pendolino – è nata dall’analisi della assoluta inconsistenza economica dello sviluppo del territorio. Prendiamo il dato della Valle dei templi: nel 2020, nonostante la pandemia, ci sono stati quasi un milione di visitatori, 5 anni prima erano poco più di 50mila. Questo territorio è poco fruito. Il flusso turistico in Sicilia è di passaggio. Noi vogliamo utilizzare in maniera sana la contemporanea e “astrale” compresenza dei maggiori autori della letteratura del Novecento. È stata questa capacità di raccontare il territorio a far riflettere Felice. Visto che tutti questi autori sono fisicamente legati da questa strada, si tratta di un unicum. La segnaletica di accompagnamento che abbiamo chiesto di affiggere permette di realizzare un’infrastruttura culturale. Inoltre, le aziende del territorio stanno partecipando e siamo a buon punto per dire che non è più soltanto un’idea ma un prodotto concreto pronto per essere fruito».
I progetti futuri
Sarebbe riduttivo limitare questa preziosa prospettiva culturale-economica della Sicilia alla sola Strada degli Scrittori e gli stessi membri si sono detti disponibili a un’apertura ad altri territori. «È un’ipotesi che non abbiamo scartato – continua Pendolino –, è un’idea che abbiamo e che metteremo in campo, però vorremmo prima consolidare questo percorso e dopodiché ragionare su altre località della regione, perché la Sicilia è ricca di queste opportunità, ma è ovvio che vogliamo portare in quelle aree un progetto già definito e collaudato dal quale sia emerso che i risultati anche di natura economica siano certi sul territorio. È su questo che stiamo lavorando. L’obiettivo nostro è pratico: creare opportunità per l’economia diffusa».
Intanto, l’Associazione ha avviato, insieme al dipartimento di architettura dell’università di Agrigento, un percorso per la costituzione di un parco culturale diffuso da Caltanissetta a Santa Margherita di Belice, dove esiste già il parco letterario Tomasi di Lampedusa. «È un percorso unico – conclude Pendolino –, vogliamo far fruire il territorio degli scrittori anche a chi viene da fuori, organizzando con tour operator locali un pacchetto turistico modulare che verrà presentato entro metà maggio».
Per aderire alla campagna di tesseramento 2021, si può accedere direttamente al sito della Strada degli Scrittori.
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