Uil e Uil-Fpl si mettono al fianco dell’Azienda Sanitaria Papardo per ottenere l’autorizzazione per creare il Centro di Procreazione mediamente assistita. Queste le parole di Pippo Calapai, sub-commissario Uil e segretario generale Uil-Fpl, ed Alda Iudicello, responsabile Coordinamento Pari Opportunità della Uil provinciale:
“La notizia della bocciatura da parte della Regione dell’ospedale Papardo quale centro di procreazione medicalmente assistita ci induce a prendere una posizione netta in favore dell’azienda sanitaria, dal momento che è ingiusto che la città dello Stretto possa essere privata di un centro così importante, anche da un punto di vista sociale. Ci sono coppie costrette a sborsare diverse decine di migliaia di euro per coronare il sogno del dono della vita, quando attraverso la sanità pubblica è possibile ottenere gli stessi risultati spendendo poche migliaia di euro.
“E’ impensabile che l’Assessorato alla Salute – aggiungono – possa bocciare il progetto per un ritardo di appena sei giorni. Auspichiamo che l’assessore Baldo Gucciardi possa intervenire ponendo rimedio ad una situazione paradossale. Impensabile vengano ‘buttati al vento’ oltre 500mila euro impiegati per l’adeguamento delle strutture sanitarie. Intervenga anche il governatore Rosario Crocetta se necessario”.
Infine l’appello rivolto al direttore generale del Papardo. “Invitiamo il manager Michele Vullo ad avviare un’indagine interna per verificare eventuali responsabilità da parte di chi era preposto all’invio della documentazione nei termini prescritti e non lo ha fatto”.
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