Continua a far discutere la nuova rete ospedaliera che ha ridisegnato l’offerta sanitaria siciliana. A Messina, infatti, si registra il preoccupante taglio all’Unità Operativa Complessa di Pediatria del Policlinico, reparto che prevede anche il pronto soccorso d’urgenza e osservazione breve E con la speranza di far fare passo indietro, preservando l’importante presidio, a Messina si è costituito un Comitato che definisce tale manovra “un grave scippo per la città e la provincia”.
Il Pronto Soccorso Pediatrico, infatti, è in atto l’unico per Messina e Provincia con una popolazione di 645.000 abitanti. Nel 2016 gli accessi, spesso anche da 118, sono stati oltre 14.000. Nel 2017, con la chiusura della Pediatria del Piemonte, se ne prevedono oltre 16.000.
L’UOC di Pediatria è attualmente di 13 posti letto ordinari con un indice di occupazione del 98% mentre il 20% è costituto da pazienti provenienti dalla Calabria e da altre province siciliane. Nel 2016 ha registrato una attività ambulatoriale di circa 800.000 euro. E’, inoltre, Centro Regionale di Riferimento per la Prevenzione, Diagnosi e Cura delle Malattie Genetiche, grazie alla presenza di un ricercatore di Genetica Medica, di 3 medici specialisti in Genetica Medica (Figure uniche nel panorama sanitario di Messina e Provincia e di 2 biologi specialisti in Genetica Medica.
Si tratta, inoltre, dell’unico Centro per Messina e Reggio Calabria della Rete Nazionale IPINET (Italian Primary Immunodeficiency Network) e l’unica realtà del Meridione per la Sindrome di Marfan.
Il Comitato, dunque, fa appello a tutte le istituzioni politiche, regionali e locali affinché la città non resti priva di quest’importante presidio all’interno della nuova rete sanitaria.
E sulla nuova riforma, i sindacati Cgil e Fpl chiedono l’immediata apertura di un tavolo tecnico in cui affrontare le criticità. “Questo tavolo va aperto subito e deve essere organizzato dal sindaco della Città Metropolitana – dichiarano il segretario generale della Cgil di Messina Giovanni Mastroeni, i segretari di Fp e Flc Clara Crocè e Pietro Patti, i coordinatori provinciali sanità e medici della Fp Antonino Trino e Gugliemo Catalioto, il responsabile comparto università-policlinici della Flc Franco Di Renzo – a cui devono prendere parte i sindaci dei comuni interessati, le direzioni strategiche e le forze sindacali, le forze parlamentari messinesi che devono acquisire un ruolo maggiore nelle scelte decisive della Regione rispetto a quello odierno”.
“La riorganizzazione deve rispondere alle reali esigenze del territorio e ai bisogni assistenziali delle popolazioni – evidenziano CGIL FP e FLC – sottolineando la forte necessità di intervenire sugli aspetti penalizzanti che interessano il territorio messinese e nello specifico gli ospedali Papardo, Policlinico, di Taormina, Milazzo, Lipari, Barcellona, Patti, Sant’Agata.
Si evidenzia invece l’importanza della decisione di dare risposte al precariato e sul piano delle assunzioni”.
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Che dire…città in balìa…in ogni ci si volta…ma ci siamo stancati !!!