Sono state presentante presso l’Azienda Ospedaliera Papardo a Messina, capofila in Sicilia del progetto Slow Medicine, le “proposte delle 5 pratiche a rischio inapproprietezza in Reumatologia in Sicilia”. L’iniziativa rientra nel progetto “Fare di più non significa fare meglio” promosso in Italia dal movimento nazionale Slow Medicine che ha l’obiettivo di ridurre la pratiche mediche a rischio inappropriatezza, favorire il dialogo dei medici ed altri professionisti della salute con i pazienti e i cittadini su esami diagnostici, trattamenti e procedure a rischio per giungere a scelte informate e condivise.
Alcune procedure, infatti, secondo le conoscenze scientifiche disponibili, non apportano benefici significativi alla maggior parte dei pazienti ai quali sono prescritti, ma possono, al contrario, esporli a rischi.
Queste le cinque proposte di pratiche a rischio inappropriatezza in Reumatologia emerse al termine della discussione plenaria che si è tenuta a fine convegno: Non richiedere il dosaggio degli anti CCP semplicemente in base alla presenza di artralgie, senza adeguata e documentata valutazione clinica reumatologica; Non richiedere ANA in caso di artralgie nei bambini; non richiedere in dosaggio degli NCA semplicemente in presenza di sospetto clinico di connettivite senza adeguata e documentata valutazione clinica reumatologica, ed ancora non richiedere RX standard a scopo diagnostico nel sospetto clinico di early artrhitis senza adeguata e documentata valutazione clinica reumatologica ed infine non richiedere dosaggio di ENA/ENA profile in pazienti con f. di Raynaud prima di avere effettuato una capillaroscopia. Le proposte sono state elaborate dal board scientifico su dati del CReI (Collegio reumatologi italiani) e del GIRRCS (Gruppo Italiano di Ricerca in Reumatologia clinica e sperimentale).
I lavori sono stati aperti dal direttore sanitario Paolina Reitano che, nel portare i saluti del direttore generale Michele Vullo, ha sottolineato con orgoglio che il “Papardo” è capofila del progetto Slow Medicine poiché l’azienda ospedaliera ha ritenuto fondamentale puntare anche su questo strategico Progetto. A seguire l’intervento di Giacomo Nicocia Responsabile del Governo Clinico dell’A.O. Papardo nonché responsabile scientifico del Progetto il quale ha evidenziato che sono già in cantiere una serie di iniziative analoghe sull’approprietezza che toccheranno, tra l’altro, anche Cardiologia, Odontoiatria, Endocrinoligia ed Oncologia. Nicocia ha inoltre sottolineato che anche grazie agli altri professionisti selezionati il progetto
“Fare di più non significa fare meglio” sta ottenendo importanti risultati.
Ha relazionato poi Aurelio Lembo consigliere dell’ordine dei Medici di Messina che ha sostituito il presidente Giacomo Caudo ed ha parlato del ruolo strategico del medico di Medicina Generale nell’appropriatezza diagnostico terapeutica; successivamente la lettura magistrale sulle “Linee di indirizzo su spondiloartriti e connettivi” di Giovanni Triolo Ordinario di Reumatologia Università degli Studi di Palermo, Gruppo Italiano di Ricerca in Reumatologia clinica e sperimentale (GIRRCS). I dettagli e le raccomandazioni del progetto Slow Medicine sono stati trattati da Domenico Colimberti, cofondatore del movimento in Italia e responsabile per la Sicilia, attualmente Direttore Sanitario presso Villa Serena a Palermo. Le linee di indirizzo nell’artrite reumatoide sano state discusse da Aldo Molica Colella, moderatore dell’evento e Responsabile UOS di Reumatologia al “Papardo”, Consigliere nazionale del Collegio dei Reumatologi Italiani. Romina Gallizzi, Ricercatrice del Dipartimento dell’età evolutiva presso l’Ambulatorio di Reumatologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Messina, ha relazionati sulle linee di indirizzo in reumatologia pediatrica. L’importante iniziativa ha ottenuto il patrocinio nazionale di Slow Medicine.
Le proposte delle 5 pratiche a rischio inapproprietezza in Reumatologia in Sicilia” sono state successivamente esposte da Aldo Molica Colella al Consiglio direttivo del Collegio dei Reumatologi Italiani nel corso del “Real Life Rheumatologist” tenutosi a Castrovillari. Proposte che sono state condivide dal CReI.
AO Papardo quindi punto di riferimento a livello nazionale per le pratiche a rischio inapproprietezza in Reumatologia che sono state condivise e prese a modello dal Collegio dei Reumatologi Italiani.
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