Inaugurate le nuove sale ibride della Cardiologia interventistica del Policlinico “G. Martino” di Messina, un primo passo di un progetto più ampio che interesserà l’intero secondo piano del Padiglione E dell’ospedale peloritano. Soddisfatto il Rettore, Salvatore Cuzzocrea: «Oggi la cardiologia lascia definitivamente il vetusto padiglione C, in cui è stata per troppi anni, e può contare su un luogo all’avanguardia dotato di tecnologie, ma soprattutto di risorse umane competenti, in grado di venire incontro alle esigenze di salute delle persone».
Nelle sale rinnovate della Cardiologia Interventistica del Policlinico di Messina verranno eseguite coronarografie, angioplastiche, occlusione dell’auricola, chiusura di forame ovale pervio, chiusura di leaks endovascolari e interventistica extracardiaca, incluso trattamento in emergenza urgenza dell’embolia polmonare. Gli interventi sono stati realizzati con finanziamenti provenienti dalla Regione Siciliana. Si è trattato in totale di 1.750.000 euro (IVA compresa) per la realizzazione dei lavori del complesso operatorio e dell’area UTIC, quest’ultima in fase di completamento, e di 2.180.0000 euro (oltre IVA) per la fornitura chiavi in mano delle due sale emodinamiche. A progettare il tutto, il direttore dell’UOC Tecnico Patrimoniale Ing. Franco Trifirò, con l’obiettivo di andare incontro, da un lato, alle previsioni normative, e dall’altro a una logica moderna, funzionale alle necessità di pazienti e operatori.
«Ci sono quattro professori ordinari – ha commentato il Rettore Salvatore Cuzzocrea –che lavorano in questa struttura e numerosi professionisti che hanno contribuito ad affermare nel tempo una scuola di cardiologia di grandissimo prestigio. C’è una sinergia forte con l’ospedale Papardo, realtà con cui abbiamo già una collaborazione sul fronte della cardiologia interventistica. Da poco abbiamo approvato gli atti con i quali il Prof. Francesco Patanè è stato nominato professore associato della nostra università. A breve inaugureremo le nuove sale di chirurgia vascolare: tutto ciò si inserisce in una logica di sistema e sinergia complessiva anche in ambito cardio vascolare. Competenze che fanno del nostro Policlinico una vera eccellenza».
Sulla stessa lunghezza d’onda il Direttore Amministrativo dell’AOU G. Martino Dott.ssa Elvira Amata e il Direttore Sanitario Dott. Giuseppe Murolo: «Un giorno importante per l’Azienda – hanno sottolineato – che vede il raggiungimento di un obiettivo significativo per la salute dei tanti pazienti che ogni giorno afferiscono al nostro ospedale e che qui troveranno competenze e professionalità».
Le nuove sale della Cardiologia Interventistica del Policlinico di Messina
A presentare le nuove sale anche il Responsabile dell’UOSD di Cardiologia Interventistica, il prof. Antonio Micari: «Si tratta – ha evidenziato – delle sale più moderne al momento oggi presenti da Roma in giù. Siamo molto orgogliosi di questo risultato perché abbiamo la possibilità di mettere a disposizione dei nostri pazienti tutte quelle tecnologie che, unite alle competenze chirurgiche degli operatori, consentono di eseguire in modo poco invasivo interventi cardiologici complessi e spesso salva vita».
Cosa c’è nelle nuove sale della Cardiologia Interventistica del Policlinico di Messina? Angiografi top di gamma di ultima generazione; maxi schermi touchless posizionati sulle pareti che possono essere utilizzati dagli operatori anche indossando i guanti, per ingrandire i campi visivi e lavorare con precisione e accuratezza. Ogni sala ha un sistema di video-routing dei flussi digitali che interagisce anche con il sistema RIS/PACS aziendale, in modo da visualizzare, gestire e archiviare in sala operatoria le informazioni mediche multimediali (immagini radiologiche e cartelle cliniche digitali). Questo permetterà all’operatore di controllare personalmente le immagini archiviate TAC / risonanza e radiologia in genere, direttamente durante l’intervento.
Grazie a questo sistema, sarà quindi possibile riprodurre in streaming gli interventi eseguiti per scopi di formazione e didattica. Integrata è anche la colonna per gli anestesisti che collaborano all’esecuzione degli interventi. Un corridoio collega le sale di emodinamica all’UTIC, reparto dove il paziente viene trasportato a distanza di qualche ora dalla procedura. Inoltre, è stata realizzata una “sala risveglio”, destinata ai pazienti che attendono in osservazione prima o dopo il trattamento, dotata di bagno e attrezzata come una terapia intensiva, per ogni evenienza. Infine, a fare da sfondo, delle immagini che rappresentano lo Stretto di Messina e l’Isola di Filicudi.
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