Il Policlinico “G. Martino” di Messina ha ottenuto un finanziamento da oltre 348mila euro per migliorare la ricerca e le prestazioni del reparto di Cardiologia. Le risorse provengono dal Ministero della Salute e rientrano tra quelle destinate, tramite bando per la “ricerca finalizzata”, ai giovani ricercatori sotto i 40 anni. A presentare il progetto è stato il prof. Francesco Costa, ricercatore universitario e dirigente medico dell’equipe di Cardiologia.
Il progetto presentato dal prof. Francesco Costa – e sviluppato in collaborazione con il Dott. Giampiero Vizzari, cardiologo dell’AOU, i Professori Gianluca di Bella e Antonio Micari direttori delle Unità Operative di UTIC e Cardiologia Interventistica – si è classificato 27esimo a livello nazionale, quinto tra i progetti in cardiologia ed è stato l’unico selezionato in Sicilia in questa categoria, superando una selezione di 948 proposte. Ulteriori importanti finanziamenti sono stati ottenuti dalla Farmacologia Clinica in collaborazione con l’IRCSS San Matteo di Pavia.
In cosa consiste il progetto per la Cardiologia del Policlinico? «Si tratta – spiega il prof. Costa – di una grande possibilità per il nostro centro e per i nostri pazienti. Potremo studiare in maniera rigorosa nuove opportunità terapeutiche per quei pazienti molto fragili che hanno un elevato rischio di sanguinamento. Il finanziamento ci permetterà di acquisire nuove tecnologie, attualmente non disponibili in Azienda, tra cui test per la funzionalità piastrinica, test genetici e dispositivi per l’aderenza terapeutica che ci permetteranno di garantire una medicina di precisione. In più verrà sviluppata un’App per supportare e seguire questi pazienti in maniera più stringente».
L’obiettivo del progetto è quello di valutare l’impatto di nuove strategie antitrombotiche in soggetti affetti da infarto che hanno un elevato rischio emorragico, migliorando la qualità della ricerca e dell’assistenza. I pazienti saranno identificati attraverso un punteggio di rischio – già sviluppato e pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet – per poi essere trattati attraverso tecniche di medicina di precisione.
Soddisfatto il prof. Antonio Micari: «Un riconoscimento – afferma – che valorizza il percorso avviato e sviluppato dalla nostra cardiologia per garantire sempre più percorsi di cura di eccellenza, altamente specialistici e di qualità, sia sul fronte della ricerca che dell’assistenza. Vorrei ringraziare il magnifico Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea e il Commissario Straordinario Dott. Giampiero Bonaccorsi per l’impegno profuso nel garantire la crescita di questo gruppo che ha enormi potenzialità». Il finanziamento del Ministero della Salute è di 348.886 euro e andrà alle Unità Operative di Cardiologia Interventistica e UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica).
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