In Sicilia arriva il primo “cuore in 3D” del Sud Italia, una tecnologia che sta consentendo di fare grandi passi in avanti nella diagnosi e nel trattamento delle aritmie cardiache complesse. A dotarsene, l’Ospedale Arnas Civico di Palermo che, attraverso le parole del dott. Giuseppe Sgarito, spiega come funziona.
Nei paesi occidentali più del 5% della popolazione è colpita da anomalie nel battito cardiaco, come fibrillazione atriale e tachicardia ventricolare. Il sistema approdato al Civico di Palermo – l’EnSite™ X EP System di Abbott – consente di visualizzare in 3D le strutture del cuore e registrare in maniera del tutto nuova il segnale cardiaco, permettendo di intervenire per tempo in caso di necessità.
«Il reparto di cardiologia dell’Ospedale Arnas Civico di Palermo – ha spiegato il dott. Sgarito, responsabile del Laboratorio di Elettrofisiologia del nosocomio e presidente regionale Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione (AIAC) – è fra i primi centri in Italia e tra i pochi in Europa ad aver seguito la fase di lancio e le prime esperienze di utilizzo di questo nuovo sistema di mappaggio virtuale che si contraddistingue soprattutto per l’elevata accuratezza negli interventi di ablazione delle aritmie complesse, come ad esempio la Fibrillazione Atriale e la Tachicardia Ventricolare. Si tratta in sostanza di una ricostruzione computerizzata dell’anatomia del cuore in grado di creare in modo veloce e preciso mappe ad altissima densità che consentono di individuare percorsi di cura personalizzati per i pazienti».
A commentare, anche Sergio Conti che, insieme ai dottori Gregory Dendramis, Umberto Giordano e Vito Pinto, completa l’equipe del Laboratorio di Elettrofisiologia della UOC Cardiologia, attualmente diretta da Francesco Talarico. «Grazie a questa tecnologia – sottolinea – di cui siamo precursori in Italia, oggi possiamo visualizzare una mappa tridimensionale ad alta risoluzione del cuore e avere informazioni in tempo reale sulle aree responsabili dell’aritmia, migliorando la qualità e la durata delle procedure di ablazione con un tasso di successo più elevato a beneficio dei pazienti».
Come funziona un cuore in 3D?
«L’EnSite™ X EP System di Abbott – spiegano dal nosocomio palermintano – permette di realizzare un modello anatomico tridimensionale del cuore consentendo la visualizzazione in tempo reale dell’attività elettrica e di utilizzare una nuova modalità di lettura del segnale cardiaco, il Mappaggio Onnipolare, per riprodurre con esattezza l’attività elettrica del paziente senza che questa informazione sia impattata da fattori esterni. Si tratta di un sistema rivoluzionario per il mappaggio 3D che offre delle prospettive nuove, finora mai esplorate, e che rappresenta dunque un importante progresso nella diagnosi clinica e nel trattamento delle aritmie cardiache».
«L’EnSite X – proseguono dall’Arnas Civico di Palermo –, in combinazione con cateteri mappanti ad alta densità, consente inoltre di ottenere informazioni finora non disponibili su un sistema di mappaggio 3D: tramite questa tecnologia, infatti, l’elettrofisiologo può conoscere la velocità di conduzione all’interno della camera cardiaca del paziente e sapere con esattezza la direzione di attivazione elettrica. Si tratta di informazioni cruciali per conoscere con precisione le aree più critiche da trattare nelle aritmie complesse».
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