Ciclismo: la Milano-Torino chiude una grande stagione per il 2018

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Ottobre è considerato un mese di grandi eventi sportivi, non solo per gli appassionati di calcio, ma per tutti i principali sport, dal basket al volley, dal tennis fino al ciclismo.

In Italia ci sono alcuni eventi sportivi che vengono giustamente reputati dei classici intramontabili e immancabili: per quanto riguarda il ciclismo sicuramente la Milano-Torino, rientra nella categoria, visto che si tratta addirittura della classica più antica del mondo per il ciclismo. Lo dice il fatto che la prima volta questa gara venne organizzata nel lontano 1876.

Anche quest’anno, come ogni anno, c’è stata gara vera e le emozioni sono state davvero molteplici. La Milano-Torino è una gara vera, visto che quando si arriva sul Colle di Superga vi sono circa sei chilometri con il 9% di pendenza media, che la rendono accessibile solo a passisti e scalatori di un certo livello. Ci si può azzardare a definirlo un percorso tipico del ciclismo del passato e, forse proprio per questo, viene considerata una gara tanto bella e impegnativa.

Thibaut Pinot, ciclista francese classe 1990 si è aggiudicato la vittoria di questa classica Milano-Torino. È stata una gara davvero intensa e non priva di colpi di scena: la caduta di Lopez ha di fatto favorito la vittoria del francese che fino a quel momento sembrava dovesse accontentarsi di un secondo piazzamento. Questo tipo di gare però, con un coefficiente di difficoltà certamente elevato, vengono risolte spesso anche da episodi di questo tipo. Bisogna anche dire come il ciclismo di questi ultimi tempi abbia regalato sempre intense emozioni sia ai partecipanti, che agli appassionati di uno sport con una grande tradizione e un presente sempre più radioso.

vincenzo-nibali

L’importanza della Milano-Torino è confermato anche dalla partecipazione di ciclisti come Alejandro Valverde, Moscon, Pinot, Yates, Landa e Fabio Aru, pronto a riscattarsi dopo una stagione non certo brillante. Non a caso viene considerata dagli esperti come la gara che conclude la stagione in modo altamente spettacolare.

Nonostante questo ci troviamo di fronte ad un periodo per il ciclismo italiano segnato da una buona dose di sfortuna, come ad esempio per la stagione di Vincenzo Nibali: pronto però a riscattarsi con il Giro di Lombardia e a tornare a livelli ottimali nel circuito del ciclismo che più conta. I segnali positivi dati dallo Squalo fanno emergere come la sua condizione atletica sia in miglioramento. Certo questa stagione, se andiamo a vedere le principali competizioni, verrà archiviata come una delle meno buone per il ciclista siciliano.

La situazione, poi, si complica ulteriormente a causa dei vari volti nuovi che stanno emergendo nelle competizioni di maggior valor e impatto mediatico. Nè un esempio Yates che durante l’ultimo Giro d’Italia ha dato spettacolo ingaggiando una formidabile lotta con Froome e Dumoulin.

Al netto di queste oggettive complicazioni, i tifosi e gli appassionati di ciclismo si augurano un pronto ritorno di Nibali, Aru e del team italiano, che in tempi recenti ci ha saputo regalare tante emozioni e successi.

In questo senso il Giro di Lombardia potrebbe essere il primo punto per la ripartenza di Vincenzo Nibali che si dovrà guardare anche da Alejando Valverde, storico avversario dello Squalo e fresco trionfatore della maglia iridata a Innsbruk, sicuramente uno dei nomi più in vista per quanto riguarda le ultime prove come i Mondiali austriaci. Insomma, le premesse per assistere a qualcosa di spettacolare ci sono tutte.

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