Con un’ordinanza del 14 ottobre, il Tribunale del Lavoro di Messina ha riconosciuto l’illegittimità degli accordi al ribasso con cui il Comune di Messina, frapponendo motivazioni di carattere economico-contabile, aveva manifestato la sua intenzione di attuare soltanto in via parziale il Contratto collettivo decentrato sottoscritto dalla Uil – Fpl lo scorso 21 luglio per conto dei dipendenti comunali.
A renderlo noto sono i sindacalisti Giuseppe Calapai ed Emilio Di Stefano. “Per effetto di illegittimi accordi separati e non ufficiali il Comune di Messina – precisano – voleva chiaramente porre freni e condizioni al pagamento del salario accessorio in favore dei dipendenti comunali. Per rimediare a tale stato di cose la Uil – Fpl è intervenuta con determinazione e risolutezza ottenendo una immediata pronuncia di condanna da parte del Tribunale che, solo per effetto del ravvedimento successivo manifestato da Palazzo Zanca è stata parzialmente mitigata”.
Come spiega la Uil, Il Giudice del Lavoro, infatti, nel ritenere illegittima la trattativa separata che il Comune di Messina aveva avviato con i sindacati ha però ritenuto che con la successiva deliberazione del 15 settembre l’Ente abbia temporaneamente superato il problema poiché ha manifestato in maniera chiara ed evidente di voler dare attuazione, in forma integrale ed in favore di tutti i lavoratori, senza distinzione, al Contratto sottoscritto con tutte le sigle sindacali il 21 luglio.
“Non vorremmo, però – spiegano Calapai e Di Stefano – essere costretti ad assistere all’ennesima farsa stante che nonostante quanto dichiarato nella delibera di settembre il Comune non ha ancora corrisposto tutto quanto dovuto ai lavoratori che attendono ormai dall’anno scorso il pagamento del salario accessorio. E non vorremmo neanche che l’approvazione della deliberazione sia stata soltanto un artificioso espediente per convincere il Giudice del Lavoro ad essere maggiormente clemente con il Comune in relazione alla condanna alle spese legali che, proprio in considerazione di ciò, sono state parzialmente compensate Invero, solo successivamente al deposito del ricorso della Uil -Fpl di Messina, l’Amministrazione comunale, ha subito corso ai ripari ed ha evitato il peggio annullando, di fatto, la precedente deliberazione n. 563/2016 ed impegnandosi, contestualmente, a liquidare tutto il salario accessorio con scadenze ben precise da completarsi, comunque, entro il corrente anno”.
“Con tutto ciò il Comune ha dimostrato, nei fatti – conclude la nota sindacale – la piena legittimità di quanto sempre sostenuto dalla Uil – Fpl in merito alla immediata esigibilità delle spettanze con la sottoscrizione del CCDI del 21 luglio, senza vincolo alcuno alla approvazione dei bilanci. E’ proprio per questo che noi della Uil-Fpl, pur di fronte al successo già riportato in sede legale, non abbasseremo la guardia e verificheremo l’effettivo rispetto degli impegni che il Comune si è assunto di fronte al Giudice del Lavoro senza esitare, in caso contrario, ad adire nuovamente le vie legali per la tutela immediata dei diritti dei lavoratori”.
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