È stata approvata all’unanimità la delibera finalizzata a ridefinire l’area di intervento del PIAU (Programma Innovativo in Ambito Urbano), Programma “Porti & Stazioni”, finalizzato a riqualificare l’area costiera – o waterfront – della zona centro-Sud di Messina, quella che, sostanzialmente, va dalla Stazione alla Caserma Ainis. Soddisfatto l’assessore Salvatore Mondello: «È un progetto importante, vi ringrazio per aver compreso la portata di questo progetto. Un progetto che ci vedrà protagonisti di un cambiamento radicale per Messina. Questa è la strada giusta da seguire per la città e per i cittadini».
Quella votata ieri in Consiglio Comunale è una delibera piuttosto tecnica, che deriva dalla necessità di adattare un vecchio piano urbanistico alle nuove condizioni economiche e strutturali della città dello Stretto. Il nome esatto è: “Individuazione della perimetrazione definitiva dell’area di intervento del P.I.A.U., – Programma “Porti & Stazioni”, – Ristrutturazione e Riqualificazione urbana dell’Area Stazione Marittima Santa Cecilia – Comune di Messina”. In soldoni: si è ridefinito il perimetro di azione del PIAU, che mira a una riqualificazione di tutta l’area di affaccio al mare che dal centro porta verso la zona Sud, fino alla Caserma Ainis. Un perimetro vastissimo, per anni in stato di abbandono.
Obiettivo dell’Amministrazione Basile è quello di recuperare l’intera area e rifunzionalizzarla creando nuovi spazi per il turismo, lo sport, l’arte, le attività produttive, aree a verde, e così via. L’area, ricordiamo, è attraversata dalla via Don Blasco, già in parte inaugurata, e comprende tutta la zona dell’ex Macello di via Santa Cecilia, oggetto di un progetto varato già dalla Giunta De Luca.
Riperimetrazione del PIAU, Mondello: «Importantissimo tassello»
A presentare la delibera, ieri in Consiglio Comunale, il vicesindaco e assessore proponente, Salvatore Mondello: «L’oggetto della delibera è la riperimetrazione dei PIAU, strumento che rientra tra i cosiddetti “programmi complessi”, che nel tempo va riadattato per rispondere alle nuove esigenze del territorio e sanare quello scollamento che si è spesso creato tra strumenti urbanistici e finanziari».
Da qui, il vicesindaco ha fatto una breve storia del Piano: «Questo programma – ha spiegato – prende il via circa 12 anni fa ed era strettamente collegato alle opere compensative del Ponte. Nel momento in cui il Ponte, in quel periodo storico, viene meno e viene rimodulato rispetto a quelle che sono le nuove necessità. Intervengono diverse situazioni di contesto: la legge 8 del 2012 che trasferisce le aree ASI (tra la via La Farina e la Caserma Ainis) nella titolarità del Comune di Messina. Subentra l’Amministrazione Accorinti, che ha una visione dell’area improntata nella complementarità del Salva Colline. Questo tipo di attività si scontra con i pareri del Genio Civile e il piano si blocca. Con la Giunta De Luca si supera l’impasse legata al nulla osta del Genio Civile».
Poi si arriva al presente, alla delibera che ridefinisce l’area: «Nel frattempo – spiega Mondello – arriva il PUDM (Piano Urbano del Demanio Marittimo), che va in conflitto con la perimetrazione, e che va quindi modificata. Il Piano pertiene alla riqualificazione di un’area particolare. Tra gli aspetti fondamentali, c’è chiaramente quello dell’affaccio sul mare. È un’area in cui c’è una forte presenza di RFI e Trenitalia; con quest’ultima proprio oggi (ieri, ndr), abbiamo interloquito. Ci sono tutti gli ingredienti per portare avanti il progetto. La via Don Blasco per quel che riguarda quel tratto è già operativa. Sono aree veramente belle che meritano attenzione. Basti pensare che l’ex Macello è a tre minuti da piazza Cairoli».
A commentare, all’indomani dell’approvazione, anche il sindaco di Messina, Federico Basile: «Con l’approvazione della perimetrazione del PIAU – ha affermato – si aggiunge un importantissimo tassello, a conclusione di un percorso iniziato oltre un decennio fa, che oggi può finalmente delineare una diversa visione di un’area da sempre degradata e che restituirà la diretta fruizione del mare in piena città. La nuova Messina inizia a prendere fisionomia».
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