«Di fronte a una mozione di sfiducia io cambio i miei piani e scendo in campo personalmente. E ci vediamo alle elezioni di maggio»: così il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che nella consueta una diretta social mattutina ha scagliato un nuovo attacco frontale contro il Consiglio Comunale. In sostanza, se i consiglieri dovessero effettivamente sfiduciarlo il Primo Cittadino rinuncerebbe alla corsa alla Regione per ricandidarsi come Sindaco della Città dello Stretto, lasciando a bocca asciutta chi già ha iniziato a fare il toto-nomi tra i “papali” candidati a prendere il suo posto tra i membri della Giunta De Luca.
Dopo un primo tentativo fallito avanzato dall’allora capogruppo del Movimento 5 Stelle, Andrea Argento, nel 2020, i tempi potrebbero essere maturi per una mozione di sfiducia da parte del Consiglio Comunale che “mandi a casa” – per usare un’espressione cara al Sindaco di Messina – non solo il Primo Cittadino ma l’Aula intera. A parlarne per primo, a questa tornata, è stato il consigliere e vicepresidente del Consiglio, Nino Interdonato, da tempo in rotta con la Giunta De Luca. È stato proprio l’esponente di Sicilia Futura a confermare ai microfoni di Normanno che i gruppi consiliari ci stanno ragionando su.
Sebbene il primo tentativo, circa un anno fa, sia fallito, non è detto che un secondo abbia lo stesso esito. La maggioranza di cui godeva più o meno apertamente il sindaco Cateno De Luca si è ormai frantumata e la situazione in Consiglio Comunale appare ben più definita. Il centro-sinistra (quindi il PD e LiberaMe), il M5S e Sicilia Futura appaiono abbastanza compatti, così come la Lega e i consiglieri di Ora Messina, da tempo critici nei confronti della Giunta comunale. Restano dalla parte del Sindaco quelli che ormai possiamo definire “i fedelissimi”, vale a dire i consiglieri il Gruppo Misto. In dubbio, le posizioni di Fratelli d’Italia (ovvero Libero Gioveni), Giovanni Caruso, Giuseppe Schepis e Paolo Mangano (che nell’ultimo scontro ha mantenuto una posizione piuttosto ambigua schierandosi prima contro e poi con il Primo Cittadino). Forza Italia, in teoria, dovrebbe appoggiare De Luca, ma l’avvicinamento del corrispondente gruppo all’ARS con Sicilia Futura potrebbe avere ripercussioni anche sulla politica messinese.
Intanto, il Sindaco è sul piede di guerra, attacca i consiglieri accusandoli di essere attaccati ai gettoni presenza più che alla città, e ribadisce: «Di fronte a una mozione di sfiducia io cambio i miei piani e scendo in campo».
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