Le ruspe al Tirone. Finalmente. L’inizio della riqualificazione.
Un gesto, la demolizione, che, seppure ha riguardato solo la zona esterna, è un primo passo per chiudere una situazione che, dopo anni, sembra “all’inizio della fine”.
Una zona che era rimasta abbandonata a sé stessa e che ora, dopo la demolizione delle prime baracche, ha riportato alla luce le mura di Carlo V. Un percorso di riqualificazione che, da 7 anni, vede in prima linea, tra gli altri, anche il presidente della quarta circoscrizione, Francesco Palano Quero, che porta avanti la questione Tirone da 2 legislazioni.
“Vivo compiacimento per l’operazione di decoro e di pulizia svolta finalmente oggi al Tirone, grazie all’impegno degli uffici comunali ed all’input forte e determinato impresso dalla IV Circoscrizione e raccolto dall’Amministrazione”, questo il commento del consigliere comunale Piero Adamo, presidente della Commissione Consiliare “Cultura”.
“Adesso si prosegua senza indugio nell’opera di vero recupero e riqualificazione dell’antico borgo cittadino in primis con la semplice collocazione, come suggerito all’Amministrazione per altre zone della città, di cartelli turistici e di “punti luce” nelle zone adiacenti le Mura”, suggerisce Adamo.
“Inoltre – aggiunge il Consigliere – , nel solco di tale attività di recupero, sembra opportuno suggerire il recupero della galleria che attraversa le Mura da via Bova alla Scalinata Sergi e che oggi, a seguito di decenni di miopia, è purtroppo utilizzata come ricovero per autovetture”.
Adamo approfitta dell’occasione, per “sollecitare ancora una volta l’Amministrazione ad attuare identici interventi di demolizione di superfetazioni e manufatti abusivi anche nella vasta area di “Maregrosso” – scrive in una nota -, proseguendo l’attività avviata dalla precedente amministrazione – conclude – e, purtroppo, inspiegabilmente interrotta nel solco, sempre più condiviso, che arte, cultura e bellezza possono e devono essere il volano di sviluppo del nostro territorio”.
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