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Tasi e Tari. Arriva la proroga: c’è tempo fino al 30 settembre. Germanà: “Una boccata d’ossigeno”

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Di ieri pomeriggio la notizia della proroga, concessa dal Governo nazionale ai soli Comuni siciliani, per votare i bilanci preventivi.

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che presiedeva  la Conferenza Stato-Città, tra le varie questioni ha deliberato, infatti, anche la proroga dei termini per l’approvazione del bilancio di previsione 2015 dei Comuni della Regione Siciliana, come richiesto dal presidente Anci Sicilia, Leoluca Orlando.

La proroga, al 30 settembre prossimo, non poteva giungere più opportuna, visto che il Consiglio comunale era arrivato alle ultime ore dell’ultimo giorno disponibile, il 30 luglio, per approvare il tutto, comprese ovviamente le “famigerate” imposte, Tari e Tasi.

Un nodo, quello della Tasi e della Tari, difficile da sciogliere a Palazzo Zanca. Il punto cruciale è la destinazione dei fondi ricavati dalle imposta: per la Tasi dovranno essere ripartiti i 9 milioni di euro che il Comune ricaverà, fondi che successivamente andranno destinati a servizi indivisibili. La cospicua cifra potrà essere utilizzata per interventi di manutenzione stradale, cura del verde e dell’arredo urbano, riqualificazione degli spazi pubblici. Stesso discorso per la Tari che porterà ben 43 milioni di euro nelle casse comunali. Discordi i pareri delle parti interessate per le “spese prioritarie” da effettuare.

Il rinvio della discussione su Tasi e Tari è stato deciso, dopo due ore di discussione,  alla prossima seduta ordinaria del Consiglio, fissata per il 4 agosto. Molto probabile, però, che la discussione venga fattivamente ripresa dopo l’estate.

La speranza è che non si aspetti la prossima data di scadenza, il 30 settembre, per decidere.

“Queste sono le misure che i siciliani si aspettano dal governo centrale, che non può fare di tutta l’erba un fascio senza considerare le particolari situazioni” commenta il deputato regionale Ncd, Nino Germanà.

“Una boccata di ossigeno questa proroga dal 30 luglio al 30 settembre incassata dai Comuni siciliani. Gli amministratori dei nostri enti locali – conclude Germanà – avranno così modo di valutare in maniera più precisa e di pianificare adeguatamente la gestione del comparto finanziario delle realtà delle quali sono a capo”.

 

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