La decisione del Ministero di eliminare la Corte d’Appello di Messina non ha lasciato indifferente l’opinione pubblica. Nelle scorse settimane, Magistratura, politica locale e Ordine degli Avvocati hanno espresso la propria contrarietà al provvedimento ministeriale che prevede l’accorpamento con Catania.
Questa mattina, l’associazione “Nuova Camera Penale” ha organizzato un’assemblea pubblica nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. All’incontro, aperto alla cittadinanza, insieme ai vertici degli Uffici Giudiziari del Distretto hanno partecipato il sindaco Renato Accorinti, l’arcivescovo La Piana e una rappresentanza delle autorità civili e militari. Presenti inoltre i sindacati insieme a Confindustria e Confcommercio.
“La soppressione della Corte d’Appello è un errore politico ed un sicuro danno per l’economia dela città – spiega il presidente di Nuova Camera Penale, Filippo Mangiapane- . Non ha senso nascondersi dietro la spending rewiew, secondo i nostri calcoli il territorio perderà il 50% della presenza dello Stato. Sarebbero infatti a rischio vari organi come il Tribunale per i minorenni, la Dia e la Dda. Verrebbe inoltre fortemente penalizzata la cittadinanza così come molti avvocati che dovrebbero rivolgersi a Catania per esercitare la propria professione. E’ una scelta illogica, non si può privare un territorio vasto come quello messinese di una Corte d’Appello. Chiediamo l’istituzione di un tavolo permanente – continua Mangiapane – non bisogna abbassare la guardia altrimenti si rischia di svegliarci molto presto con la Corte d’Appello soppressa”.
Intanto, mercoledì il presidente dell’Ars Ardizzone e responsabili della categoria forense affronteranno l’importante vicenda con il Ministro della Giustizia Orlando.
(309)