Sfiducia, Versaci e Picciolo (Dr): “Mistificata la realtà. Abbate? Poco coerente”

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versaci_salvo_pdrLa sfiducia targata Pd – Dr si sta ormai sciogliendo come neve al sole. All’interno dell’Aula non vi è infatti la necessaria unità d’intenti per firmare un provvedimento così importante che sancirebbe la fine del governo Accorinti. Nella seduta del civico consesso di ieri, Forza Italia ha chiaramente espresso la propria contrarietà a staccare la spina all’amministrazione e affidandosi ad un lungo sermone di Giuseppe Trischitta ha perfino attaccato i consiglieri che avevano proposto la mozione, arrivando a provocarli garantendo le firme utili per raggiungere la famosa quota 16 se solo si fossero dimessi anche in caso di insuccesso.
A prendere le distanze anche Carlo Abbate che ieri ha lasciato i Dr sottolineando la propria contrarietà alle decisioni calate dall’alto. Nelle parole del consigliere, da ieri al Gruppo Misto, si cela il disaccordo verso gli vertici Dr che avrebbero messo i consiglieri davanti a una drastica scelta: votare la sfiducia o abbandonare il partito. Un “dentro o fuori” che Abbate non ha evidentemente digerito.
Ma la replica del gruppo Dr non tarda ad arrivare. In una nota stampa sia il segretario  Salvo Versaci che il deputato Beppe Picciolo rispondono colpo su colpo alle accusa, a partire proprio da Carlo Abbate. “Mi meraviglio – dichiara  Versaci – che il consigliere Abbate, a distanza di quattro mesi, possa affermare di essere stato limitato nella propria libertà di pensiero mentre certamente è stato, egli stesso, ad attentare alla propria coerenza politica e di questo risponderà non a noi ma a chi lo ha votato ed eletto. Certamente resta il dato che il gruppo politico che lo ha sostenuto, ovvero la famiglia Morano – ha concluso il segretario cittadino del Pdr Sicilia Futura – resta saldamente vicino al nostro partito, sia a livello cittadino che regionale, e di questo siamo estremamente orgogliosi”.
“Alibi non ne esistono, poiché nessuno ha imposto ad altri la propria volontà – continua Versaci – all’interno del nostro Movimento, nel mese di novembre, c’è stato un dibattito avente ad oggetto la situazione della città di Messina e le opportune azioni politiche da porre in essere, affrontando e sviscerato anche l’argomento della sfiducia in tutte le sue parti ed i consiglieri comunali del gruppo Pdr Sicilia Futura (ivi compreso il consigliere Abbate) hanno sottoscritto un documento con il quale, ricordo a me stesso, si chiedeva agli altri componenti e sigle partitiche di condividere appunto la mozione di sfiducia nei confronti dell’amministrazione Accorinti”.
Infine parole di biasimo per quanto registrato ieri in aula consiliare anche dal capogruppo all’Ars di Sicilia Futura, on Beppe Picciolo: “Da cittadino, oltre che da politico, avrei potuto accettare qualsiasi tipo di motivazione contraria alla mozione di sfiducia che non fosse stata una pura mistificazione della realtà dei fatti e della coerenza nelle scelte da sempre compiute dal nostro movimento Pdr-Sicilia Futura. Poiché le parole sono “pietre” e per fortuna non potranno, almeno quelle, essere sovvertite da ricostruzioni dietrologiche, avremo anche questa volta la pazienza di attendere, assieme ai messinesi, il tempo per poter ricordare a tutti gli attuali soloni, che si affannano a cercare le più disparate giustificazioni, i fatti di questi giorni. Ed i nostri concittadini sapranno opportunamente giudicare “vincitori e vinti”. Ai nostri amici detrattori rispondo pertanto con una frase di Dinquart “Vi è un tempo per  tacere, come vi è un momento per parlare!” Forse da taluni interlocutori potrebbe, nel massimo rispetto per la invocata democraticità, essere utilizzata con maggiore attenzione!”

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