Dura la posizione del Movimento Cambiamo Messina dal Basso, a totale sostegno dell’amministrazione Accorinti: “Oggi l’ennesimo capitolo di questo amaro bollettino viene scritto, sempre sotto il cappello di uno sconfortante silenzio generale. Il Commissario De Simone infatti, con palese contraddizione, annuncia di esser pronto ad affidare la Fiera, ma solo per pochi giorni, indicando come responsabile di questa limitazione dapprima l’amministrazione comunale, con cui non ha trovato una base di accordo nelle modalità di affidamento, e poi, sempre nello stesso comunicato, i problemi di gestione degli spazi attualmente oggetto di lavori. La domanda sorge quindi spontanea. Se l’accordo col Comune ci fosse stato, come avrebbe superato De Simone il problema dei lavori? Non sarà forse il più banale degli alibi?”.
Cambiamo Messina dal Basso aggiunge: “A margine del siparietto che oggi viene offerto alla città, il Movimento Cambiamo Messina dal Basso, desidera cogliere l’occasione per esporre qualche riflessione di più ampio respiro. Non può infatti essere pensabile che un’area, palesemente sottratta all’uso pubblico, rivendicata dall’Authority come area portuale di cui si fatica a comprenderne la finalità, sbarrata con una cancellata ininterrotta e consegnata da decenni al degrado, debba trovare la copertura dell’amministrazione comunale per essere aperta poche settimane l’anno per concerti e manifestazioni ludiche o culturali. La parte di città che ritiene che abbia senso considerare il Quartiere fieristico come demanio marittimo, ne accetti serenamente le conseguenze. Si abitui a vedere recinzioni e biglietti d’ingresso, accetti l’idea di nuove aree commerciali e industriali nel centro cittadino, dimentichi in fretta la stagione dei concerti e dei festival del cinema e si prepari a vedere una nuova gestione, decentrata in qualche palazzina di Gioia Tauro, e la smetta ti tirare in ballo le altre amministrazioni quando c’è da offrire specchietti per le allodole. Forse invece un’alternativa a tutto questo c’è. Forse questo periodo di grande transizione, nel passaggio tra Autorità Portuale di Messina e Sistema Portuale del Tirreno Meridionale, è l’occasione giusta. Il momento per abbassare astii e interessi di parte e cercare di ragionare serenamente per un equo e sensato ripensamento dei confini portuali. La migliore occasione per dare nuovo impulso e vitalità a una città che ha bisogno di grandi stimoli di rinascita, imprescindibili dal suo rapporto con il mare”.
Gli assessori alla Cultura e allo Sport, Federico Alagna e Sebastiano Pino, aggiungono: “Per quel che riguarda la Fiera, in attesa del pronunciamento degli organi competenti che chiariranno definitivamente a chi spetti la titolarità, l’Autorità Portuale ha chiesto alla nostra Amministrazione la disponibilità a lavorare insieme ad un bando per le attività estive. Invito accolto naturalmente con favore e che ci ha portato a formulare delle proposte di modifica del bando predisposto dagli uffici dell’Autorità Portuale, che avrebbero consentito un percorso congiunto e paritetico nell’interesse della cittadinanza. Nonostante su alcuni punti si sia trovato un accordo, su altri così non è stato, ed in particolare per quanto concerneva: la predisposizione di un bando a firma congiunta, alla luce della contestazione della titolarità attualmente in corso, che ci avrebbe consentito di mettere nero su bianco la determinazione di entrambi gli enti a lavorare insieme, pur partendo da posizioni opposte; il profilo culturale degli eventi ammissibili – questione sulla quale ci si è avvicinati molto ma senza trovare un accordo definitivo; l’utilizzo da parte dell’Amministrazione comunale, per un numero preciso di giorni da concordare, di spazi e strutture per la realizzazione di iniziative. Fino all’ultima interlocuzione, avvenuta qualche giorno fa, abbiamo ribadito la disponibilità a proseguire in un percorso di condivisione che tenesse però conto delle nostre richieste. Dispiace che alla fine, come abbiamo appreso dagli organi di informazione, l’Autorità Portuale abbia deciso di non procedere all’emanazione del bando, ma per amore di verità deve essere chiaro alla città che tale scelta non può in alcun modo essere addebitata alla nostra Amministrazione. In assenza di accordo tra i due enti, l’Autorità Portuale avrebbe potuto procedere all’emanazione del bando in autonomia – ipotesi che ci era stata prospettata – rendendo così un servizio importante alla città e facendo vivere un’area che per il resto dell’anno rimane chiusa. La scelta che l’Autorità Portuale ha assunto è stata diversa e può essere condivisa o meno, ma in alcun modo possiamo essere chiamati noi a rispondere delle libere scelte di un altro ente”.
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Mi piacerebbe sottolineare che Il presidente De Simone, responsabile della decisione e del non accordo, il 30 di giugno terminerà il suo incarico….e questo dovrebbe dirla tutta in merito al fatto che è evidente il suo totale disinteresse nei confronti di tutto ciò che accadrà in una città che non gli appartiene.