Con una articolata interrogazione rivolta al sindaco Accorinti e al Collegio dei Revisori dei Conti, i consiglieri comunali Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo pongono l’accento sulle retribuzioni di posizione e di risultato dei dirigenti del Comune di Messina, previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro del dicembre 1999. Tali corrispettivi devono essere erogati tramite un apposito fondo di finanziamento che annualmente gli Enti sono chiamati a costituire in linea con un consolidato quadro normativo generale di contenimento della spesa corrente. Lo stesso Ccnl, all’articolo 26, consente un adeguamento delle disponibilità del fondo per la retribuzione di posizione e di risultato in presenza di processi di riorganizzazione con o senza incrementi della dotazione organica che abbiano prodotto un effettivo accrescimento dei livelli qualitativi e quantitativi dei servizi esistenti, ai quali sia correlato un ampliamento delle competenze con incremento del grado di responsabilità e di capacità gestionale della dirigenza rispetto allo standard preesistente.
Nel 2004, il Comune di Messina, con la delibera commissariale 685, ha adottato la nuova struttura organizzativa, modificata una prima volta due anni più tardi e, definitivamente ristrutturata con un’altra delibera datata 2010, che revocava tutte le precedenti disposizioni, in contrasto con la stessa, e che operava un restringimento da 53 a 39 posizioni dirigenziali. Tuttavia, secondo Lo Presti e Sturniolo, la nuova direttiva non è mai stata applicata, dal momento che i successivi provvedimenti continuano a far riferimento alla precedenti delibere. Pertanto, a ciascun dirigente, è stato corrisposto un acconto di 500 euro mensili per tredici mensilità, decorrenti dal 1 gennaio 2005, nelle more che il Nucleo di Valutazione procedesse alla nuova graduazione della retribuzione di posizione.
“Detto acconto – precisano i due consiglieri – risulterebbe sospeso. con nota prot. n. 12314 del 26 giugno 2009 del Ragioniere Generale, nella considerazione che al luglio 2009 il Nucleo di Valutazione non aveva ancora provveduto alla nuova graduazione della retribuzione di posizione. Nonostante la nota del ragioniere generale – proseguono Lo Presti e Sturniolo – il Dirigente del dipartimeno Risorse Umane comunicava che la retribuzione di posizione dei dirigenti prevista nell’importo annuo dal CcdiI Area Dirigenza viene erogata per tredici mensilità. Pertanto, mensilmente viene emesso un mandato per ogni funzione e servizio che comprende tutte le voci stipendiali”.
Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo puntano il dito contro la costituzione del fondo necessario alle retribuzioni dei dirigenti comunali. Secondo i consiglieri “tale fondo viene costituito ad esercizio già ampiamente in corso, o concluso, e ciò denoterebbe un problema, in considerazione del fatto che la retribuzione per i dirigenti è subordinata, in una certa percentuale, anche al raggiungimento dei risultati che dovrebbero essere connessi ad obiettivi predeterminati ed oggetto di successiva valutazione. In particolare – proseguono – in qualche esercizio, come ad esempio 2009 e 2010, il fondo viene costituito nei mesi conclusivi dell’anno, nel 2007 e 2008 l’anno successivo e per gli anni 2005 e 2006 non sono stati costituiti”.
I due rappresentanti del consiglio comunale evidenziano a questo punto come: “la costituzione del Fondo, in assenza della contrattazione decentrata e della deliberazione di approvazione della Giunta, è stata ritenuta dall’Ente sufficiente all’erogazione delle retribuzioni accessorie e spesso sostitutiva dell’acquisizione del prescritto parere del collegio dei revisori dei conti in ordine alla compatibilità economico finanziaria delle risorse, in quello che sembrerebbe un chiaro contrasto con la disciplina legislativa e contrattuale”.
In altre parole, sia per l’indennità di posizione che di risultato, la faccenda è ancora in sospeso. Per la retribuzione di risultato, le relazioni redatte negli anni dai Nuclei di Valutazione non sono mai state approvate dal sindaco pro tempore, per l’indennità di posizione, che rappresenta l’85% del salario accessorio riconosciuto ai dirigenti, secondo Lo Presti e Sturniolo, “vi sono delle questioni ancora da verificare in nome dell’operazione verità che l’Amministrazione si è prefissata anche attraverso il lavoro del segretario e direttore generale Antonio Le Donne”.
I due consiglieri chiedono, quindi, al sindaco e al Collegio dei Revisori dei Conti, “se si ritiene legittimo concludere l’iter di erogazione delle indennità di risultato e di posizione pregresse ai dirigenti, e in che modo sono state superate le criticità fin qui evidenziate e quale eventuale fatto documentale è avvenuto”.
Andrea Castorina
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