Presidio “No Ponte” di fronte alla Rada San Francesco in attesa dell’arrivo del Ministro alle Infrastrutture e ai trasporti, Matteo Salvini, che parlerà ad un convegno organizzato da Cisl, Filca e Fit dedicato al Ponte sullo Stretto di Messina. Tra i manifestanti, anche l’ex sindaco della città dello Stretto, Renato Accorinti: «Il Ponte sullo Stretto non cambia l’economia, sono altre le infrastrutture utili. Matteo Salvini non è degno di fare il Ministro.».
Mentre sulla nave Elio della Caronte&Tourist si tiene il convegno “Il ponte sullo Stretto. Infrastrutture e trasporti per unire l’Italia”, ai tornelli della Rada San Francesco un gruppo di attivisti “No Ponte” protesta contro la realizzazione dell’opera, in attesa dell’arrivo di Matteo Salvini, il cui intervento è programmato per le ore 11.00.
A spiegare le motivazioni dei “No Ponte”, l‘ex sindaco di Messina, Renato Accorinti: «Il Ponte non cambia l’economia, e lo dimostra il Giappone: sono delle isole, non sono collegate alla terra ferma, né alla Russia, né alla Cina, né alla Sud Corea e sono la terza potenza del mondo. Sono gli investimenti intelligenti e non quelli di un Ponte in sé che possono cambiare l’economia del Sud Italia. Ci servono cose importanti: la messa in sicurezza del territorio, basta guardare all’Emilia Romagna, e a Giampilieri, che pare se lo siano scordato. Poi servono i trasporti, come le ferrovie. Lo pensava anche Salvini, era della nostra posizione, ma ha rinnegato tutto. Non è degno di fare il Ministro né il vicepremier. Le infrastrutture utili che daranno realmente posti di lavoro sono altre: ferrovie, porti, aeroporti, autostrade».
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È surreale come il Mezzogiorno e l’Italia tutta abbocchino, ancora una volta, a questa stupidaggine del Ponte sullo Stretto. Ogni volta – guardacaso mentre ci sono fondi da spendere (vedi quelli del PNRR) – il governo di turno tira fuori questo argomento, distrae le masse da come sta spendendo i fondi, e poi si nasconde dietro il “non ce lo hanno fatto fare”.
Il Ponte sarebbe servito 50 anni fa, oggi è anacronistico!
Due domande:
1. avete idea di quante infrastrutture si potrebbero realizzare con 15 miliardi? (raddoppiare le tratte ferroviarie o trasformarle in alta velocità, aggiungere aeroporti, introdurre servizi PUBBLICI di attraversamento dello stretto)
2. vi siete chiesti – oltre al Ponte in sè – quanta parte di Messina dovrebbe essere distrutta per raccordare il suddetto ponte con le autostrade? A Messina lo svincolo più vicino è Giostra! Come ci si arriva dall’autostrada al Ponte? In una città che ci sta mettendo 20 anni a sostituire un viadotto (quello di Giostra), quanti secoli potrebbero volerci (e quanti fondi) per collegare il ponte con le autostrade? oppure facciamo il ponte per risparmiare 10 minuti ma poi passiamo dalla panoramica?
Invece di lottare per il ponte: chiedete al Ministro Salvini quali infrastrutture – oltre al Ponte – sono in progetto per il Mezzogiorno e quante invece sono concentrate in Lombardia?
Condivido ed è quello che ho richiesto tramite vari petizioni arrivate e o post su fb.Mi chiedo cosa possiamo fare concretamente noi cittadini per favorire la realizzazione di ciò che serve..messa in sicurezza del territorio Sicilia, ferrovie,collegamenti con autobus,strade ,ospedali(che invece in più parti chiudono)etc cose che sarebbero traducibili anche in posti di lavoro duraturi nel tempo e assicurerebbe un benessere anche rispetto al turismo…Il ponte in una terra ad alto rischio sismico !!!come priorità mi sembra assurdo