Il futuro di Messinambiente e Ato 3 è ancora tutto da decifrare. Per entrambe, oggi sarebbe l’ultimo giorno di servizio, l’amministrazione comunale ha infatti fissato al 30 giugno il passaggio delle due società, che operano nel settore rifiuti, all’Amam. Tuttavia, l’incertezza continua a regnare sovrana. Sul fronte Messinambiente non si registra alcuna novità, nonostante la conferenza dei servizi tenutasi ieri in Comune tra l’amministrazione e i vertici della società di via Dogali. Si attende l’emanazione dell’ennesima proroga di cui non si conosce ancora la durata.
Leggermente diversa la situazione per Ato 3. Ieri il presidente della Regione Crocetta ha stabilito una proroga di 14 giorni, tempo utile al Comune per provvedere alla ricollocazione dei dipendenti all’Aman, così come previsto nel nuovo piano per le società partecipate. La situazione, però, rimane precaria e i primi a pagarne le spese sono proprio i lavoratori. Questa mattina, una delegazione in rappresentanza dei 53 dipendenti di Ato 3 si è recata a Palazzo Zanca per chiedere rassicurazioni alla giunta. “Abbiamo appreso la notizia della proroga di due settimane concessa da Crocetta – spiega Stefano Alessi della Fp Cgil – tuttavia, questo provvedimento non risolve niente. Alla scadenza dei 14 giorni, ci ritroveremmo con la lettera che preavvisa il licenziamento, rischiando di perdere il posto di lavoro da un momento all’altro. La legge regionale del 2014 prevede la mobilità per le società partecipate e tale normativa è stata recepita dal Comune. Il passaggio all’Amam- continua Alessi – porterebbe soltanto utili alla società, ai lavoratori e alla stessa città. L’amministrazione si attivi in tal senso”.
A ricevere i dipendenti, l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua che promesso l’immediato avvio delle procedure per il loro passaggio all’Amam.
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