Renato Accorinti ritorna sulla decisione del Commissario straordinario, Luigi Croce, di non concedere il Salone delle Bandiere per eventi a sfondo politico. Decisione che il candidato sindaco considera “profondamente ingiusta”: «un provvedimento — insiste — ancora in vigore in tutta la sua imponenza antidemocratica». Gli incontri programmatici, però, non si fermano: «continueranno — spiega Accorinti — proprio al Comune, la nostra casa, la casa di tutti i cittadini messinesi, negata a tutti nella sua espressione più libera e completa».Appuntamento, dunque, giovedì 11 alle 17.30 a Palazzo Zanca per il decimo incontro programmatico, “Bilancio partecipato e rischio default”. «Non entreremo nel Salone delle Bandiere — prosegue in una nota Accorinti —, rispetteremo la disposizione anche se è palesemente ingiusta e cozza con il concetto stesso di legalità. Ci confronteremo e discuteremo sui tragici numeri delle casse comunali sulle scale di Piazza Unione Europea, con un doppio obiettivo: Mettere in campo il coraggio della verità per quanto riguarda i conti pubblici di Messina, abbandonando la politica della “polvere sotto il tappeto” e cercare di pianificare le soluzioni future, meglio eventualmente anche con la dichiarazione di default, per non addossare ai cittadini i costi di un dissesto “mascherato” per ripagare i prestiti di Stato e Regione; Sensibilizzare ancora una volta il Commissario straordinario del Comune a revocare l’incomprensibile scelta di negare il Salone delle Bandiere per eventi politici, decisione che penalizza non solo noi e gli altri movimenti ma anche e soprattutto i cittadini di Messina». «E da domani — conclude — tutti i nostri incontri, dalla presentazione del programma all’ufficializzazione della squadra, si svolgeranno in piazza Unione Europea finché il provvedimento non verrà revocato».
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