Il Prefetto di Messina, Stefano Trotta, ha diramato oggi le nuove direttive al Questore in merito all’intervento della forza pubblica nei casi di esecuzione di sfratti riferiti alle persone inserite nell’elenco del Comune di Messina, relativo ai cosiddetti casi di “morosità incolpevole”.
Nel documento, diffuso dalla Prefettura di Messina, ed indirizzato, oltre che al Questore, anche al Sindaco di Messina, Renato Accorinti, si sottolinea che l’elenco delle famiglie vittime di morosità compilato dal Comune, in tutto 12 nomi, non è completo ai sensi della normativa vigente.
Il Comune di Messina ha stilato un elenco di persone che si trovano in una situazione inconfutabile di morosità incolpevole, e questo elenco, che è provvisorio e contiene i nominativi di 12 famiglie, è stato consegnato agli uffici prefettizi il 25 marzo scorso.
Qualche giorno dopo il campanello d’allarme. Dopo avere scongiurato unno sfratto di un nucleo familiare inserito nell’elenco del Comune, l’Unione Inquilini aveva chiesto al Prefetto perché non avesse graduato l’intervento della forza pubblica per i soggetti segnalati dal Comune come “morosi incolpevoli”. In seguito ad un incontro svolto in Prefettura, i vertici prefettizi avevano spiegato che l’elenco fornito dal Comune non era completo: mancavano tutta una serie di informazioni importanti come, ad esempio, una descrizione dettagliata del nucleo familiare. L’elenco comunale riporta, infatti, solo i dati anagrafici degli ammessi ai benefici previsti dalla legge.
Scrive il Prefetto: «Appare, dunque, assolutamente impossibile operare una ragionata programmazione della graduazione dell’intervento della forza pubblica nell’esecuzione dei provvedimenti di sfratto ai sensi dell’art. 6 del Decreto interministeriale del 14 maggio 2014. L’elenco trasmesso, è inoltre, provvisorio e, a seguito dell’ennesima emanazione delle linee guida regionali in materia, potrebbe essere pubblicato un nuovo bando per l’accesso ai contributi in argomento. Continuano tuttavia a pervenire istanze da parte di persone inserite nel citato elenco, intese ad ottenere una valutazione circa il differimento dell’intervento della forza pubblica in ausilio all’ufficiale giudiziario all’atto dell’esecuzione dello sfratto».
Il prefetto, si legge, «ha svariate volte rappresentato al Comune di Messina che l’elenco trasmesso risulta assolutamente carente di quelle informazioni necessarie per consentire a quest’ufficio le valutazioni funzionali all’adozione delle misure di graduazione programmata dell’intervento della forza pubblica. Le stesse considerazioni sono state ricordate al rappresentante del Comune in occasione della riunione tecnica interforze tenuta il 2 aprile scorso».
Continua il prefetto Trotta: «Nella considerazione che i soggetti inseriti nel citato elenco a seguito di procedura pubblica, possono ragionevolmente ritenersi portatori di una legittima aspettativa al conseguimento dei benefici previsti dalla normativa, si ritiene di fornire alla Questura specifiche direttive in caso di richiesta di intervento della forza pubblica da parte dell’ufficiale giudiziario. Al seguito di una simile richiesta – continua – si dovrà verificare preliminarmente se il soggetto interessato è inserito nell’elenco fornito dal Comune. In caso positivo si disporrà del differimento dell’intervento della forza pubblica, in via del tutto eccezionale, e comunque non oltre il 30 maggio, periodo entro il quale – conclude – si auspica che l’elenco venga completato con le informazioni mancanti”.
Si tratta quindi di una “concessione a tempo”, che ha come scadenza il 30 maggio. Alla scadenza di questo termine, infatti, nel caso in cui il Comune non provveda a completare l’elenco, i singoli casi dei “morosi incolpevoli” inseriti nella lista comunale, torneranno ad essere trattati come casi ordinari, senza tenere in considerazione i benefici previsti dalla legge, con l’ausilio, quindi, della forza pubblica da parte degli ufficiale giudiziari.
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