Nessuna accelerata sul Piano di riequilibrio di Messina, la Corte dei Conti ha chiesto al Comune di inviarlo nuovamente al Ministero dell’Interno, dove sarà valutato dalla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali. Il Consiglio Comunale dovrà comunque approvare il documento entro la scadenza del 29 luglio.
Lo scorso 14 luglio l’audizione alla sezione di Palermo della Corte dei Conti per il sindaco Federico Basile, che aveva chiesto l’incontro con l’obiettivo di portare avanti l’iter. Dall’organo costituzionale di controllo arriva però lo “stop”. Vista la richiesta di rimodulazione presentata a marzo dal Commissario Straordinario Leonardo Santoro e alcune modifiche normative, il Piano di riequilibrio di Messina dovrà rifare un passaggio dal Ministero.
«La Corte dei conti – si legge nella sintesi della nota inoltrata al Comune –, Sezione di controllo per la Regione siciliana dispone che il Comune di Messina trasmetta alla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali la nuova versione del Piano di riequilibrio rimodulato o riformulato, eventualmente approvato dall’ente entro il termine di centocinquanta giorni dalla comunicazione, trasmessa con pec del 1° marzo 2022, del Commissario straordinario del medesimo ente, (e pertanto entro il termine del 29 luglio 2022), ai fini della propedeutica analisi dello stesso, ai sensi dell’art. 243 quater, comma 1, del d. lgs. n.267/2000».
Qui la delibera della Corte dei Conti.
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