Dopo l’annuncio del Consigliere Paolo Mangano, che questa mattina aveva annunciato la sua decisione di non partecipare al confronto a porte chiuse chiesto dal sindaco per domenica 7 ottobre, anche tutti gli altri consiglieri pentastellati hanno detto “NO” all’incontro con De Luca. «Siamo al servizio di tutta la città e vogliamo lavorare alla luce del sole, in piena trasparenza, perché non abbiamo nulla da nascondere».
«Non parteciperemo all’incontro a porte chiuse con Cateno De Luca. La nostra non è una presa di posizione contro il Sindaco, con il quale gradiremmo confrontarci pubblicamente nel rispetto delle istituzioni, ma una questione di principio e di correttezza nei confronti dei nostri elettori e di tutti i cittadini».
Una decisione compatta del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che annuncia che non prenderà parte all’appuntamento “privato” di domenica a Palazzo Zanca. La decisione è stata presa all’unanimità da tutti i consiglieri pentastellati, che invitano il Sindaco a “deporre le armi” e ad avviare un confronto pubblico in Consiglio Comunale.
«Siamo esponenti delle istituzioni e dobbiamo rispondere in primo luogo ai tanti elettori che hanno deciso di riporre in noi la nostra fiducia. Riteniamo sia irrispettoso nei confronti dei cittadini affrontare in forma privata argomenti di interesse collettivo, che riguardano da vicino il futuro della città e la vita di tutti i messinesi. Dal giorno del nostro insediamento abbiamo lavorato quotidianamente mettendo in campo tutte le nostre competenze e tutto il nostro senso di responsabilità. E ciò, in tutta onestà, vale anche per gran parte dei colleghi degli altri schieramenti. Più volte, purtroppo, siamo stati messi ingiustamente alla berlina per mera propaganda, con conseguente esasperazione degli animi e dei toni. La città non ha bisogno di ulteriori tensioni e polemiche, ma di un confronto sereno, maturo e responsabile che possa portare finalmente a risultati concreti».
L’incontro di domenica ha come scopo quello di discutere la situazione finanziaria di Comune e programmare una serie di azioni per evitare il dissesto, inserite nel delicato progetto Salva Messina.
«La nostra, ci teniamo a ribadirlo, non è una posizione ostruzionistica. Al contrario, riteniamo fondamentale discutere con urgenza dei problemi finanziari del nostro Comune alla luce del sole, perché non abbiamo “segreti” da nascondere e soprattutto perché – in linea con i valori che hanno da sempre ispirato il M5S – riteniamo che la trasparenza sia uno dei principi cardine di un buon governo e della Democrazia».
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La trasparenza ritengo che sia dovuta sempre. Ma nell’ambito politico e istituzionale capitano spesso le riunioni a porte chiuse e lontano dai riflettori. Tra queste le riunioni del consiglio dei ministri della giunta regionale e comunale le riunioni dei capi gruppo alla camera e al senato e quella all’Ars. Quindi non riscontro stranezza anche in questa riunione proposta dal sindaco. Se i cinque stelle come sostengono che per loro sia prioritaria la trasparenza per essere coerenti dovrebbero rendere pubbliche le loro riunioni di partito non solo agli iscritti del movimento ma s tutta la cittadinanza. Ma questo non mi risulta che lo facciano. Quindi le loro argomentazioni mi appaiono pretestuose e protese a dare una sorta di critica comportamentale al sindaco . Penso che il sindaco non abbia in ogni caso alcun motivo per non fare pubblicamente la riunione in questione a porte aperte. La cittadinanza avrà modo di constatare la pochezza dei consiglieri comunali e l’abilità competenza e capacità del sindaco e ne trarrà le dovute considerazioni. Il sindaco va sostenuto dai cittadini e direi in un certo senso protetto. La città non può permettersi di perdere l’occasione di eliminare tanto per dirne una il risanamento dopo 110 anni proposto e messo in moto dal sindaco. Altrimenti la città rischia di tornare alla politica di sempre che pensava soltanto al clientelismo alle poltrone sperperando denaro pubblico ed altro. Oggi esiste la possibilità di una svolta concreta che non può essere perduta e che ogni cittadino ogni partito politico se ha senso di responsabilità ha il dovere morale civile e politico di sostenere