«Il nostro estremo tentativo di continuare a lavorare per la città, evitando una immediata campagna elettorale». Così il sindaco di Messina, Cateno De Luca, definisce il “Cambio di Passo”: un patto con i singoli consiglieri comunali che consenta al primo cittadino ed alla Giunta di poter amministrare per i prossimi 12 mesi senza nuovi corto circuiti in Aula.
I termini di questo nuovo patto sono stati inviati da De Luca ad ogni singolo Consigliere in un documento di ben 60 pagine, al cui interno si trovano anche i risultati ottenuti con il Salva Messina e l’elenco delle delibere da votare, mese per mese, nel 2020. Il Consiglio Comunale avrà tempo fino al 9 gennaio per proporre eventuali modifiche. Poi il testo del “Cambio di Passo” sarà presentato in Aula per essere votato. E De Luca parla chiaro: in caso di una bocciatura scatteranno le dimissioni. Ma non immediate.
Nel suo discorso di Capodanno il sindaco di Messina ha già annunciato che le eventuali dimissioni arriveranno tra la fine di febbraio e l’inizio del mese di marzo. A questo seguirà una nuova candidatura alle prossime elezioni amministrative.
«È giunto il momento di verificare se esistono le condizioni per creare un rapporto di stabile collaborazione con la maggior parte dei consiglieri comunali per garantire quell’indispensabile “Cambio di Passo” per uscire più velocemente possibile dalla situazione di predissesto finanziario che abbiamo ereditato» scrive Cateno De Luca nel documento inviato ai Consiglieri Comunali.
Qual è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso? La colpa di questo ennesimo ultimatum il sindaco la fa ricadere tutta sul Consiglio Comunale e sugli ultimi NO arrivati lo scorso mese di dicembre. «Le ultime vicende che si sono registrate in Consiglio Comunale, alcune premeditate ed altre per improvvisazione, non garantiscono più quel minimo di serenità per poter proseguire una proficua azione amministrativa minata, costantemente da voti d’aula a dir poco schizofrenici e spesso privi di alcun senso logico» tuona il primo cittadino.
Adesso, quindi, la palla passa al Consiglio Comunale, mentre Messina assiste all’ennesima puntata di una storia che sembra avere sempre più le caratteristiche di una fiction, ma che mette davvero in gioco il futuro di Messina.
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