Ancora frecce avvelenate tra i corridoi di Palazzo Zanca. Dopo il botta e risposta al veleno di stamattina tra Alessandro Russo e Cateno De Luca, il consigliere comunale Salvatore Sorbello manifesta la sua vicinanza al collega e punta l’attenzione sull’«atteggiamento di scontro che si respira al Comune dalla votazione sul Cambio di passo».
Ma facciamo un passo indietro. Durante la live di domenica il primo cittadino ha usato toni aspri con i propri assessori sottolineando che il “cambio di passo” dovrà esserci anche per loro e che «gli errori non saranno più tollerati». Solo poche ore dopo, il consigliere comunale Alessandro Russo è intervenuto commentando: «sarà l’ennesima scenetta per fare “polverazzo” sui social». A seguire la replica di De Luca, che ha accusato Russo di essere una “traditore” e l’immediata controreplica del consigliere.
Nelle ultime ore, però, si è inserito nel dibattito anche il consigliere comunale Salvatore Sorbello che in un post su Facebook ha scritto: «Meglio un giorno da Russo che 5 anni da pecora Sissì», seguito da hashtag riguardanti la diatriba sullo Stadio San Filippo che negli ultimi giorni ha coinvolto FC Messina e ACR Messina.
Nell’esplicitare la propria posizione sul recente botta e risposta tra Russo e De Luca, Sorbello ha aggiunto: «Non è più ammissibile l’atteggiamento di scontro che si respira al Comune dal Cambio di passo. Chi non l’ha votato – ha sottolineato – merita rispetto e non può essere additato per ogni cosa. Sono vicino ad Alessandro da consigliere e da amico».
Poi la stoccata sulla questione stadi, presumibilmente riferita all’accoglimento, da parte del Sindaco, di una recente proposta inviata da Massimo Rizzo, consigliere di Libera Me: «Credo che queste illuminazioni del Sindaco circa la capacità e competenza solo dei consiglieri che hanno votato il Cambio di passo, nuocciono alla città ed a lui stesso. Sembra quasi che Messina non abbia degli uffici in grado di risolvere da soli i problemi che si presentano. Per revocare o concedere ci si deve assumere la responsabilità, senza esperti, altrimenti finisce che dobbiamo fare partecipate per ogni cosa, anche per gli stadi».
Infine, un ultimo appunto, riguardante il termine usato da De Luca contro Russo, ovvero “traditore”. «I traditori – chiede Salvatore Sorbello – sono solo quelli che non votano ciò che dice De Luca? Oppure sono traditori anche coloro che provenendo da un gruppo votano le delibere a favore del Sindaco tradendo il proprio gruppo in una manciata di ore?»
(923)