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Manca poco alla Multiservizi, ma il “porta a porta” slitta al 2016

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Solo una settimana alla costituzione ufficiale della Multiservizi Messina.

E’ del 31 marzo scorso la delibera di Giunta con la quale l’Amministrazione Accorinti segnava le tappe necessarie per la costituzione della società che includerà il servizio di trasporto pubblico locale, idrico, di smaltimento dei rifiuti e di servizi sociali.

Del 19 giugno scorso l’approvazione del piano d’intervento – gestione dell’area di raccolta ottimale (Aro) Comune di Messina e l’affidamento in “house providing” (quello che succede quando una pubblica amministrazione decide di ricorrere all’autoproduzione di beni anziché rivolgersi al mercato) dei servizi di gestione integrata dei rifiuti alla Messina Multiservizi.

Nella nuova società confluiranno 526 dipendenti di Messinambiente e 53 dell’Ato Me3. Il contratto di servizio, approvato dalla Giunta, prevede un affidamento di 15 anni.

Il costo dei servizi di igiene ambientale per il 2015 è di 41 milioni 622mila 863 euro, di cui 28 milioni 631mila 489 euro per i soli servizi d’Aro. Nel 2016 il costo sarà invece di 39 milioni; di 35 milioni 317mila nel 2017; di 36 milioni 288mila nel 2018; di 37 milioni nel 2019. Costi, questi, che dovrebbero essere coperti dalle “entrate” della Tari.

La raccolta differenziata è stata posticipata al 2016, questo quanto approvato in giunta lo scorso 5 maggio, in modo da completare, entro il 2015, la fornitura di mezzi e attrezzature necessari per la raccolta porta a porta e la costituzione, appunto, della Multiservizi.

Il porta a porta costerà 979mila 978 euro, e la cifra verrà coperta dal ricavato della rinegoziazione dei mutui approvata in consiglio comunale lo scorso 11 giugno.

Le norme regionali prevedono che per ogni Ato (ambito territoriale ottimale) costituito, occorrerebbe la costituzione di una società consortile, la Srr (società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti). Tuttavia, fino ad ora, non sono state ultimate le procedure previste e non risultano individuati i nuovi soggetti affidatari del servizio di gestione integrata.

In attesa delle Srr e dell’adozione del nuovo piano d’ambito, e considerata la situazione di emergenza, l’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità ha fornito, nel 2013, le linee guida per l’organizzazione del servizio in aree di raccolta ottimale (Aro).

L’stituzione dell’Aro Comune di Messina risale al maggio del 2014. Nella stesura del relativo piano di intervento, il Comune è stato supportato dall’Ato Me3, società che ora si trova in liquidazione.

Il piano, inizialmente valido dal 2015 al 2018 e approvato a Palermo il 7 maggio scorso, prevede l’affidamento “in house” dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti.

Dati i gravi ritardi alla costituzione delle Srr, e la necessità di garantire la gestione degli impianti di proprietà del Comune e dell’Ato Me3, oltre che, ovviamente, di assicurare il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie e la salvaguardia dell’ambiente, l’esecutivo ha deciso che avverrà “in house” pure la gestione dei futuri impianti di Pace, dei siti dismessi di Portella Arena e contrada Vallone Guidari, e, in territorio provinciale, di quelli di contrada Piani e Formaggiara, a Tripi, e contrada Cianina, a Valdina.

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