“Renato Accorinti assolto per non aver compreso il fatto”, una frase che Nina Lo Presti e Gino Sturniolo hanno pronunciato tante volte durante la loro esperienza in Consiglio Comunale, ma che adesso è diventata il titolo del loro libro.
In un Salone delle Bandiere gremito, i due ex consiglieri comunali hanno presentato il loro volume che racconta l’esperienza prima a supporto e poi in chiara contrapposizione con il sindaco, Renato Accorinti. Una contrapposizione basata sulla gestione finanziaria del Comune di Messina, nata quando l’amministrazione ha preferito intraprendere la strada del Piano di Riequilibrio, preferendolo al dissesto finanziario.
Proprio su questo aspetto, Nina Lo Presti torna a ribadire quanto detto lo scorso mese di maggio, al momento delle sue dimissioni dalla carica di consigliere comunale, rivolgendo anche un pensiero a quella parte di “mondo accorintiano” che piano piano è scesa dalla barca dell’amministrazione:”Accorinti con il Piano di Riequilibrio ha fatto una scelta ben precisa, non è vero che era strada obbligata, c’è sempre stata un’altra via che non è stata volutamente seguita. In questo libro – ha commentato – ci sono i nomi dei creditori del Comune, ogni numero è supportato dalla delibera di riferimento, il Piano di Riequilibrio è la sanatoria tombale in favore di chi ha affossato il Comune di Messina. Questa esperienza ci ha lasciato molto, fin da quella campagna elettorale che ha permesso ad Accorinti di diventare sindaco, ma quell’esperienza che doveva essere collettiva è diventata individuale e tante persone sono state tacciate e messe alla porta. Per cercare di colmare un vuoto ormai troppo grande ci si inventa dei nemici come quei poteri forti che, invece, sono dalla parte di quest’amministrazione, e la sera della mozione di sfiducia si è visto chiaramente. Accorinti da oltre un anno non si interessa più dei fatti di Messina, ha lasciato Palazzo Zanca nelle mani di fidati burocrati e tecnocrati che stanno costruendo le proprie carriere future”.
Lo Presti poi racconta un aneddoto presente nel libro:”A pochi giorni dal primo turno delle elezioni amministrative, l’ex Commissario, Croce, ha voluto incontrare tutti e cinque i candidati alla carica di sindaco, lì furono gettate le basi affinchè l’esperienza amministrativa di Accorinti alla guida del Comune di Messina, fosse caratterizzata dalla continuità con il recente passato”.
Gino Sturniolo invece si sofferma sull’Accorinti personaggio, diventato esponente di spicco di quella che da più parti è stata ribattezzata come la stagione dei sindaci icona: ”La città adesso può confrontarsi con un altro punto di vista, raccontiamo aneddoti che solo noi possiamo sapere. L’Accorinti personaggio è tanto coinvolgente quanto controverso, ricordo la sua visita a Marzabotto, luogo simbolo della Resistenza, dove salì sul palco con tanto di foulard rosso al collo come il perfetto partigiano comunista, per poi dire che lui non era né di destra e né di sinistra. Per non parlare del suo definirsi anarchico, ma il giorno della manifestazione contro la sfiducia si è professato in favore del potere usato per il bene comune”.
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Ma in poche parole cosa significa il titolo del libro: Accorinti o è ignorante o è deficiente, questo è il significato nascosto del titolo, ma palese a tutti i cittadini.Poveri noi in quali mani siamo andati a finire.