Tra assenze pesanti, monologhi e sermoni, il Consiglio comunale ha approvato il bilancio consuntivo 2014 dopo ben sei ore di seduta. L’Aula ha detto sì all’atto presentato in super ritardo dall’amministrazione comunale, con 20 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto. Non sono passati inosservati i banchi vuoti lasciati dai consiglieri Udc. Un’assenza di massa che somiglia più a un cambio di rotta nelle condotta politica, visto che il partito rappresentato da Mario Rizzo si era sempre espresso favorevolmente sulle tematiche finanziarie.
La seduta odierna è stato il primo vero test politico per la nuova Forza Italia che detto sì insieme a Dr e Megafono. A sventolare il verde davanti al consuntivo 2014 sono stati, infatti, i consiglieri Pio Amadeo, Angelo Burrascano, Simona Contestabile, Lucy Fenech, Carlo Abbate, Rita La Paglia, Francesco Pagano , Carlo Cantali, Giovanna Crifò, Benedetto Vaccarino, Paolo David, Donatella Sindoni, Daniele Zuccarello, Pierluigi Parisi, Ivana Risitano, Giuseppe Santalco, Nora Scuderi, Santi Sorrenti, Fabrizio Sottile e Giuseppe Trischitta.
Il no è invece arrivato da Luigi Sturniolo, Nina Lo Presti e Antonella Russo, astenuto come da prassi il presidente Barrile, mentre il capogruppo Ncd Daniela Faranda ha polemicamente lasciato l’Aula ritenendo ingiustificabile il comportamento dell’esecutivo.
Il dibattito in Aula, iniziato dopo l’arrivo della nota prodotta dalla Ragioneria generale, è subito entrato nel vivo con il lungo sermone che molti consiglieri hanno rivolto all’amministrazione comunale, rea di non aver ancora una volta rispettato le scadenze in tema di bilanci. Una partita che però non si è ancora chiusa: basti pensare al previsionale 2015 che per la prima volta nella storia di Palazzo Zanca verrà discusso il prossimo anno con il Comune destinato ad entrare in una fase di gestione provvisoria. Ma secondo il vicesindaco Guido Signorino, la Giunta è pronta a cambiare strada.
““La rendicontazione finanziaria dell’anno 2014 (che giunge alla valutazione del Consiglio ancora una volta con eccessivo ritardo) – ha spiegato in Aula Signorino – costituisce una cerniera tra il passato e il futuro. E ciò per un duplice ordine di ragioni. In primo luogo, si tratta dell’ultima rendicontazione resa con il vecchio sistema di contabilità; a tal proposito, va sottolineato che l’operazione di riaccertamento dei residui (effettuata a giudizio del Collegio dei Revisori nel rispetto dei principi e dei criteri disposti dal TUEL e ottenendo, nella determina del dirigente della Ragioneria, l’allineamento dei dati con la contabilità dell’Ente) che ha lungamente impegnato l’ente, col supporto costruttivo dell’organo di revisione, anche dopo l’approvazione dell’originario schema di rendiconto approvato dalla Giunta comunale ancora il 26 giugno, costituisce l’atto propedeutico al ”riaccertamento straordinario” che seguirà di qui a qualche giorno, segnando il passaggio integrale alla contabilità armonizzata. In secondo luogo, come si vedrà, la gestione amministrativa del 2014 raggiunge importanti risultati di consolidamento del percorso di risanamento finanziario dell’ente e consente di affrontare il presente in maniera gestibile e sostenibile, pur tra i vincoli e le complessità che ancora ci attendono. Per la redazione di questo bilancio voglio anzitutto sottolineare il grande sforzo, compiuto in condizioni strutturali difficili e con un sistema informatico inadeguato, dal personale della Ragioneria, che ha lavorato con straordinaria generosità, senza risparmiarsi e senza porre attenzione a orari o giorni festivi”.
E a margine del suo intervento, il vice sindaco ha dichiarato di aver notato i primi segnali di ripresa economica della città, in linea con il territorio nazionale. “Lentamente ma decisamente si comincia a respirare un’aria nuova nel Paese. I dati macroeconomici e l’impegno del Governo per il Sud confortano. La Giunta comunale con tutta Messina vuole contribuire a questo percorso in atto partecipando alla costruzione di una politica diversa dal passato, che vuol cambiare in meglio molte cose. La partecipazione a questo processo di riforma può consentire a Messina di rialzarsi per il bene comune e per tutti i suoi Cittadini. Il mio è un appello politico a guardare i dati di fatto che portiamo all’esame del Consiglio e alla Città di Messina. E il nostro è un appello a guardare avanti e al futuro. Siamo convinti – ha concluso Signorino – che questo sia il sentimento autentico che anima e animerà le forze politiche, sociali, civiche e produttive di tutta la città di Messina, di cui continueremo a farci interpreti”.
(175)