Al grido di “vergognatevi” il consigliere Giuseppe Santalco attacca la Giunta denunciando le condizioni di degrado che caratterizzano le vie del centro cittadino. “Ho avuto un profondo sgomento – spiega l’esponente di Felice per Messina – e rientrando a casa sono oltremodo amareggiato”. Nulla di nuovo sotto il sole: lo squallore che ricopre Messina cima a fondo è noto a tutti, semmai preoccupa di più l’apatia di molti cittadini che sembrano ormai rassegnati a vivere nell’assoluta sciatteria.
“Il viale San Martino – spiega Santalco – stasera (ieri per chi legge) era una kasba; i marciapiedi invasi da bancarelle di chincaglieria,: gli stranieri agli angoli delle strade a fare questua con la presenza di cani.Scendendo dalla via Tommaso Cannizzaro le aiuole antistanti l’Università piene di sterpaglie e la Piazza del Tribunale completamente al buio. Il confronto con l’aiuola ben tenuta all’ingresso dell’Universita’ rimarcava la differenza. Camminare lungo i marciapiedi di via Garibaldi e piazza Cairoli è fonte di rischio, le fronde degli alberi sono talmente basse che ci si può fare male. La situazione non cambia nelle piazzole di via Garibaldi antistanti la chiesa di S.Caterina. La città è diventata sciatta, trascurata, senza regole e pericolosa. Sarà un altro Natale mesto, sciapo, resiliente, come amano dire ormai i componenti della giunta”.
Ma oltre a denunciare ciò che ormai sappiamo tutti, Santalco recita il mea culpa. E questo, per un consigliere, è una novità. “Anche forse noi abbiamo delle responsabilità. Ci siamo assuefatti a questo clima minimalista imposto dalla Giunta. Non abbiamo avuto –sinora- il coraggio di chiudere questa esperienza amministrativa”.
“I cittadini messinesi – precisa Santalco – hanno diritto di vivere in una città a misura d’uomo; hanno diritto di passeggiare in vie dignitose ed illuminate; hanno diritto di ammirare aiuole ben curate; hanno diritto di non essere invasi dall’ambulantato selvaggio nelle principali vie cittadine. Evito di fare cronaca di tutti i disservizi, le carenze, i problemi allontanandosi dal centro. Nei villaggi immaginare rigenerazione, riqualificazione, decoro “urbani” rappresenta una chimera.Siamo quasi a novembre e non siete stati in grado di predisporre un bilancio che consenta di poter utilizzare risorse per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, sono stati impegnati solo i fondi destinati dal Consiglio lo scorso anno”.
“Vanno individuate precise responsabilità – conclude il consigliere – anche dei dirigenti che stanno contribuendo a questo sfascio generale, senza escluderne alcuno, dal Ragioniere Generale ai singoli dirigenti responsabili dei Dipartimenti, al Direttore Generale.Chiedo un intervento urgente che ridia dignità sia al centro città che alla periferia”.
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