Settimana movimentata per la Giunta De Luca. Dopo lo scontro aperto, in particolare, tra l’assessore Musolino e la parlamentare di Articolo Uno, Maria Flavia Timbro, sulla questione delle presunte “nomine incoferibili” che sarebbero state fatte dal Sindaco di Messina, si apre un nuovo fronte tra il vicesindaco, Carlotta Previti, e il segretario del Pd messinese, Franco De Domenico. A dare il via, alcune dichiarazioni rilasciare da quest’ultimo in un’intervista alla Gazzetta del Sud.
In particolare, l’ex deputato regionale aveva parlato di una «politica personalistica» e di un’assenza di confronto da parte del sindaco De Luca cui contrapporre, in caso di elezioni, una «aggregazione riformista» al cui interno confluirebbero più realtà politiche. Immediata la replica del vicesindaco Carlotta Previti.
«Ci avete fatto credere – esordisce l’esponente della Giunta De Luca – che fosse normale avere le baracche, che fosse normale che ogni famiglia dovesse piangere i propri figli nel mandarli fuori per avere un lavoro dignitoso, che non c’erano i soldi per aprire i cantieri, che il dissesto finanziario era inevitabile, che la burocrazia dovesse schiacciare l’azione politica, che era destino ineluttabile essere definiti “buddaci”. Poi sono arrivati degli sconosciuti guidati dal visionario De Luca e hanno dimostrato che tutto questo non era affatto normale ma che si poteva cambiare. Tre anni di lavoro senza pause, senza mai una vacanza, giorno e notte a studiare carte e scrivere ai Ministeri, chiedere, progettare senza sosta. Ottenuti 300 milioni per il risanamento e poteri speciali per eliminare per sempre le baracche, finanziato un iHUB Tecnologico a Messina per attrarre investimenti di aziende multinazionali, Messina diventa smart con sensori e telecamere, da ultimi siamo diventati i primi in Italia per capacità di spesa, la raccolta differenziata al 50%… e sono passati solo 3 anni».
Fatte queste premesse, l’assessore Carlotta Previti commenta alcune affermazioni del segretario del Pd cittadino: «E una mattina – prosegue – leggo le dichiarazioni dell’on.le De Domenico che parla di presa di coscienza civica e riformismo liberale! Ma dove siete stati finora? L’unica riforma da lei proposta è stata quella del tragitto di una pista ciclabile (da noi fatta finanziare) sol perché passa davanti il bar di un amico! Con quale coraggio dice che i fondi del risanamento sono stati trovati grazie a Provenzano? Sono i Fondi Sviluppo e Coesione 21-27 che ogni 5 anni sono destinati al Sud per legge! Il ministro Provenzano non ha mai individuato nessuna risorsa finanziaria ha unicamente rallentato l’iter di approvazione della legge! L’unico a battersi fino a ottenere il risultato ha un nome e cognome: Cateno De Luca con il supporto fondamentale dell’on.le Matilde Siracusano. Mi smentisca subito!».
E ancora: «Parla di aggregazione riformista con i cosiddetti accorintiani? E perché non l’avete fatta quando erano al governo di questa città? Ora vi fanno comodo per combattere De Luca e tornare ai posti di comando per fare sprofondare la città nell’oblio del nulla? Ma l’incredibile lo rasenta quando l’on.le De Domenico parla della visione che ha della città: una città smart che investa in tecnologie… Ma on.le De Domenico lo abbiamo già fatto! Bastava leggere la relazione del Sindaco. Basta chiacchiere, questa città ne ha sentite per troppi anni!».
Infine, il Vicesindaco rilancia la carta del confronto pubblico: «Da 3 anni – conclude – abbiamo chiesto un confronto con il PD. Mai nessuna risposta! Quel PD che ha impedito l’anno scorso il dibattito in Consiglio comunale sulla relazione del secondo anno di attività? E di questa violazione di norme perché non c’è nessuna interrogazione parlamentare? La verità è una: volete far ripiombare Messina nel baratro e consentire a voi di vivere nella comodità e a spese di tutti! Messina indietro non torna più!».
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E’ solamente propaganda elettorale!!!!!!! Città piena di rifiuti, erbacce e spazzatura!! Nei soli Colli Sarrizzo 5-6 discariche!!!!! Senza che qualcuno faccia qualcosa per impedirlo!!! VERGOGNA!!!!