Si è chiusa con il giuramento del sindaco di Messina, Federico Basile, la prima seduta del nuovo Consiglio Comunale. Una seduta abbastanza movimentata che ha visto i primi spostamenti, la nascita del gruppo misto e il primo scontro tra quella che sarà la maggioranza del Primo Cittadino da un lato e il centrodestra e il centrosinistra dall’altro. Al termine dei lavori, il Sindaco di Messina ha quindi prestato giuramento, segnando le direttrici della propria azione amministrativa. Riportiamo, di seguito, il suo discorso.
«Vi faccio gli auguri – ha esordito –, li faccio al presidente e al vicepresidente vicario del Consiglio Comunale. Questa esperienza nasce nel solco del lavoro svolto negli scorsi anni. È fondamentale il dialogo, che non è mai mancato e che rappresenterà l’elemento di questa nuova esperienza amministrativa. Sto presenziando a tutte le sedute di insediamento delle Municipalità per dare un segnale di vicinanza verso le circoscrizioni che, grazie al lavoro svolto in questi anni, possono avere un ruolo nuovo. Sono tutti elementi che ho ripercorso nel discorso del presidente del Consiglio Comunale».
«Questa esperienza – ha aggiunto Basile – deve essere diversa, non tanto perché il sindaco lo è, ma perché la città mi ha consegnato, vi ha consegnato, a tutti i consiglieri, con i numeri, con l’affetto, un compito importante, fatto di onori ed oneri. Gli onori li conosciamo tutti, soprattutto chi ci ha lavorato in questi anni, gli oneri sono di rappresentare al meglio chi ci ha votato e portare avanti i risultati che abbiamo visto. E che devono continuare a essere la via maestra affinché questa città possa veramente rinascere e rilanciarsi rispetto ai tanti anni nei quali probabilmente non è fatto quanto si sarebbe dovuto».
«Il mio auspicio – ha concluso il sindaco di Messina, Federico Basile – è che lo spirito, anche polemico, di interventi che comunque sono costruttivi, sia l’elemento che ci contraddistingua nel portare avanti i risultati in tema di sviluppo economico, rigenerazione, di risanamento definitivo dei conti. Grazie e buon lavoro».
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