La guerra tra Nino Principato e i Consiglieri comunali continua. Giuseppe Fusco (M5S) ha mandato una lettera al Sindaco De Luca, per chiarire la sua posizione riguardo al dibattito nato dopo la richiesta di intitolare una via di Messina ai costruttori di pace, giustizia e non violenza.
A Fusco non sono piaciute le “accuse” di Principato rivolte al Consiglio comunale, che ne ha chiesto la rimozione dal CdA del Vittorio Emanuele: «Ho letto con grande rammarico e solamente sulla stampa la lettera dell’Architetto Principato, il quale persistendo nelle Sue valutazioni spregevoli nei confronti miei e dell’Organo di cui faccio parte, apostrofa Messina e i suoi rappresentanti al Consiglio come “il Nulla”, e ciò mi impone, per cultura, valori ed idee politiche, di prendere una posizione personale netta e distante da tali espressioni».
Fusco si focalizza, nella sua lettera indirizzata al Sindaco, sul reale motivo che ha spinto il Civico consesso, a scegliere quella nuova denominazione per la via in questione: «Il Consiglio Comunale ad inizio anno ha firmato una delibera, con la quale ha aderito al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani che, dal 1986 (anno della Caduta del Muro di Berlino), promuove l’impegno fattivo dei Comuni, delle province e delle Regioni per la pace, i diritti umani, la solidarietà e la cooperazione internazionale, secondo le modalità previste dallo Statuto dell’organizzazione a cui, mi auguro, che il Sindaco si sia attenuto. Architetto Nino Principato, cosa c’è di più eccezionale che lavorare per la costruzione di una cultura e politica di pace, di educazione, di informazione, di solidarietà e cooperazione che tendano a fare del territorio comunale una comunità impegnata in questo senso?».
«Il Consiglio Comunale di Messina – continua Fusco – deve farsi promotore della lotta alla violenza, alla povertà, alla corruzione e alle mafie; deve investire sui giovani; deve attuare l’agenda politica locale dei diritti umani promuovendo il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte fondamentali con appositi meccanismi di democrazia partecipativa; deve costruire una città inclusiva».
A conclusione della lettera Fusco rinnova la richiesta di qualche giorno fa al Sindaco: «Reputando oltremodo offensive le parole usate in riguardo a chi rappresenta la Citta di Messina e sopra ogni cosa irriguardose nei confronti di chi si batte e ha dato la sua vita come costruttore di pace e chiedo l’immediata destituzione di tale persona da ogni incarico affidato per conto del Comune, in considerazione del fatto che con le sue parole ha preso le distanze dalla volontà di una comunità, legittimamente espressa, dichiarandola “il nulla”».
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