E’ stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, con 23 voti favorevoli, il testo della delibera che ha abrogato definitivamente l’articolo 5 del regolamento comunale sul rilascio delle concessioni per l’occupazione degli spazi pubblici.
Un nuovo intervento di modifica del Cosap, successivo a quello datato marzo 2013, che sembra finalmente riaprire le porte al processo di riqualificazione del complesso architettonico di piazza Antonello dedicato a Vittorio Emanuele III.
La cancellazione della norma, che subordinava la richiesta di occupazione del suolo pubblico alla preventiva autorizzazione o nulla osta da parte dei proprietari ed amministratori di condominio, è stata uno dei principali impegni di Daniele Zuccarello, firmatario della delibera insieme a Nicola Cucinotta.
A sottoscrivere il provvedimento anche i consiglieri Nina Lo Presti, Piero Adamo, Luigi Strurniolo, Daniela Faranda, Mariella Perrone, Carlo Abbate, Pio Amadeo, Carlo Cantali, Claudio Cardile, Simona Contestabile, Nicola Cucinotta, Carmela David, Giuseppe De Leo, Lucy Fenech, Libero Gioveni, Nino Interdonato, Rita La Paglia, Francesco Mondello, Ivana Risitano, Antonia Russo, Donatella Sindoni e Fabrizio Sottile.
“Non è la prima volta che chiediamo all’amministrazione di rivedere il regolamento Cosap – ha esordito Daniele Zuccarello durante il suo intervento in aula – e ancora una volta, voglio ricordarlo a questa amministrazione, è il Consiglio a risolvere la questione. La delibera che ci apprestiamo a votare elimina una delle principali problematiche relative alla cessione degli spazi della galleria Vittorio Emanuele, perché con la sua approvazione viene a cadere una clausola che sino ad oggi è stata usata come pretesto per negare ogni autorizzazione”.
Nel marzo 2013 l’esponente del Civico consesso, proprio nell’ottica di rimuovere gli ostacoli burocratico amministrativi che impedivano una corretta ed equa applicazione del regolamento di occupazione degli spazi pubblici, aveva proposto e ottenuto la modifica dell’articolo 15 comma 11 del testo, nella speranza che, grazie a questo intervento, si potesse dare il via al sospirato processo di riqualificazione.
Modificati “Limiti occupazionali e inclusivi” del Copas infatti, sembrava che il cammino procedurale di concessione del suolo pubblico fosse in discesa, ma una nuova clausola limitativa, sollevata dal dirigente al Patrimonio, Natale Castronovo, subordinava la concessione degli spazi ad una preventiva autorizzazione condominiale.
Sebbene i contenuti previsti dal punto 4, lettera i, dell’articolo 5 riguardassero l’occupazione del suolo pubblico nella sua interezza, di fatto l’applicazione della norma ha continuato a pesare solo sui commercianti del plesso umbertino: “La scelta di applicare solo alle attività commerciali che lavorano all’interno della Vittorio Emanuele l’autorizzazione o il nulla osta condominiale – ha sottolineato Zuccarello – non solo a determinato la chiusura di ben nove esercizi pubblici nell’area, ma ha anche ignorato il primo intervento di modifica del Copas”.
Superato l’ultimo ostacolo di natura burocratica, Zuccarello adesso punta ha riprendere in mano il percorso di riqualificazione del plesso umbertino, iniziato un anno fa insieme a Nina Lo Presti: “Ripartiremo da dove siamo stati interrotti – ha annunciato in aula – riaprendo il dialogo con tutti i soggetti interessati a ridare dignità alla Vittorio Emanuele, dai commercianti ai proprietari degli immobili. La Galleria è un’opera di grande pregio e valore storico e artistico – ha sottolineato l’esponente del Consiglio comunale – la terza struttura, dopo Milano e Napoli, dedicata al penultimo re d’Italia. Restituirle dignità significa ridare valore alla nostra storia e tornare a credere nel nostro futuro”.
Il cammino è ancora lungo, ma la strada sembra essere tutta in discesa.
Emma De Maria
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