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Consiglio Comunale: fuori Gioveni per un pelo. La sua amarezza

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tn giovenicacciotto - CopiaNon ce l’ha fatta per un solo voto il Consigliere comunale Libero Gioveni ad entrare a far parte dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio. L’accordo tra Dr e Pdl e alcuni esponenti del Pd gli è costato caro. Ad essere eletti sono stati infatti Nino Interdonato dei Dr (27 voti) e Nicola Crisafi (21 voti).

«Mai — scrive amareggiato Gioveni — avrei pensato che già alla prima seduta del Consiglio Comunale si potessero rompere gli equilibri all’interno del centrosinistra, ma dopo l’accordo trasversale fatto sottobanco fra Dr, Pdl e Cambiamo Messina dal basso, con l’inqualificabile ausilio di 3 “franchi tiratori” del Pd durante l’elezione dei due vicepresidenti, non si può più dire che esista una maggioranza in Consiglio Comunale!».

Ieri Gioveni, intervenendo durante la fase della contestazione di una scheda, che in quel momento favoriva Crisafi ma che poteva anche invertire l’esito della votazione a beneficio del consigliere dell’Udc, ha dichiarato che se anche l’esito della contestazione della scheda gli avesse attribuito ufficialmente la vicepresidenza, avrebbe comunque rinunciato.

Deluso per i 20 voti ottenuti — uno in meno rispetto a Crisafi — Gioveni ha infatti evidenziato che il dato politico ormai c’era stato ed era perfettamente inutile accettare una carica non condivisa dall’intera coalizione che «ieri — scrive in una nota —, ha preferito rompere inconfutabilmente degli equilibri interni».

«I Democratici Riformisti di Picciolo, intervenuto ieri mattina con i colleghi deputati Garofalo e Germanà, sicuramente per sancire il nuovo patto bipartisan  fra loro e il Pdl (con l’anomalo e certamente inaspettato suggello degli “Accorintiani”), hanno premeditatamente voluto far fuori l’Udc che — ricorda Gioveni — è stato il partito più votato alle ultime amministrative e quindi di fatto, col gesto di ieri, i Dr e una minima parte del Pd, hanno tradito una buona parte degli elettori che avevano creduto nel progetto di questo centrosinistra».

Gioveni ringrazia i colleghi dell’Udc per la fiducia e augura comunque buon lavoro al nuovo Ufficio di Presidenza, sul cui operato però vigilerà scrupolosamente «perché — conclude — con le grandi responsabilità politiche e istituzionali che da adesso in poi esso assumerà per il bene della città, non si può permettere il lusso di concedersi ulteriori “passi falsi”».

 

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