Una delibera molto tecnica, quella approvata ieri in Consiglio Comunale, su cui c’è stato poco da discutere, ma sulla cui votazione è possibile leggere gli equilibri dell’Aula, ancora in fase di assestamento. Perché che la maggioranza della Giunta sia schiacciante è un dato uscito dalle urne e attualmente inamovibile, ma c’è quell’“Iva” che il sindaco Basile effettivamente ha in più dalla sua parte, che appare però ancora ballerina.
Andiamo al sodo. Approvata la rimodulazione del Piano di riequilibrio, il Consiglio Comunale si è riunito di nuovo, ieri, giovedì 28 luglio, per votare una delibera dal nome lunghissimo e apparentemente incomprensibile: “Variazione di assestamento generale ai sensi dell’art. 175, comma 8, TUEL al Bilancio di Previsione finanziario 2022/2024. Verifica dello stato di attuazione dei programmi. Salvaguardia degli equilibri di bilancio anno 2022 ai sensi dell’art. 193 del Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali approvato con D. Lgs. 267/2000”. A spiegare in termini semplici che cosa avessimo di fronte sono stati i rappresentanti degli uffici, il dirigente Cama e il presidente del Collegio dei Revisori, il dottor Alia: si tratta di una manovra obbligatoria finalizzata a verificare gli equilibri di bilancio. Equilibri che, stando a quanto spiegato dai tecnici, ci sono.
Una volta terminata la votazione, non c’era più nulla all’ordine del giorno e quindi il vicepresidente vicario, Nello Pergolizzi, ha aggiornato i lavori. Ma ciò che ci interessa in questo momento è la votazione. Intanto, ci sono stati alcuni problemi tecnici, che hanno costretto i consiglieri a votare per appello nominale, anziché in maniera elettronica. Al momento del voto c’erano in Aula 25 consiglieri e la delibera è passata con 18 favorevoli e 7 astenuti. Tra i favorevoli, gli esponenti presenti ai lavori dei gruppi legati al sindaco Basile, la consigliera del gruppo misto, Concetta Buonocore e Nicoletta D’Angelo di Forza Italia (due dei +Iva di cui si parlava all’inizio). Si è astenuto, invece, Dario Ugo Zante di Ora Sicilia, che però alle precedenti votazioni si era espresso in linea con la maggioranza, e non con il centrodestra, coalizione di cui fa parte. Oltre a lui, ma questo non stupisce perché in linea con quanto avvenuto nelle scorse sedute, si sono astenuti Dario Carbone, Pasquale Currò e Libero Gioveni di Fratelli d’Italia; Giandomenico La Fauci di Ora Sicilia, Giovanni Caruso e Antonella Russo del centrosinistra.
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