Dopo la settimana di emergenza idrica, che per alcune zone della città si deve ancora risolvere, sono tanti gli interventi di chi individua specifiche responsabilità e vuole la testa di chi, a suo parere, ha sbagliato nella gestione crisi. Maurizio Rella, coordinatore del Comitato “Futuro Sinistra a Messina”, scrive:
“Il Sindaco Accorinti negli ultimi giorni non fa altro che individuare nel danno all’acquedotto del Fiumefreddo la causa che ha messo in ginocchio la città. Senz’altro è innegabile che il problema sia il dissesto idrogeologico, del quale il Sindaco sicuramente non è da ritenersi responsabile e di questo gli diamo atto. Ma i fenomeni atmosferici e le ferite di questa nostra terra non devono costituire l’alibi attraverso il quale sfuggire alle responsabilità politiche, tergiversando sulle questioni irrisolte di carattere tecnico-amministrativo. Futuro a Sinistra richiama, stigmatizzando l’inadeguata gestione dell’emergenza richiama l’Amministrazione, l’Amam e la Prefettura ad agire di concerto, evitando i rimpalli di responsabilità e gli irresponsabili ritardi nel prendere a atto dell’emergenza, che hanno esposto la cittadinanza dinnanzi a situazioni di rischio. Al contempo chiediamo cosa sia stato fatto, in due anni e mezzo in merito all’attività di monitoraggio e quindi alla prevenzione del danno, soprattutto nei tratti più sensibili dell’acquedotto. Quali opere di manutenzione e di presidio dei tratti più a rischio siano state attuate, dal momento che la sensazione diffusa e che quanto è accaduto, pur essendo ampiamente prevedibile, abbia trovato l’amministrazione totalmente impreparata.
Inoltre il Sindaco si richiama e ne conveniamo, agli esiti favorevoli del referendum sull’acqua bene comune ed al mancato utilizzo dell’acquedotto dell’Alcantara, a causa degli alti costi applicati dall’Eas, a seguito della prevalente privatizzazione dell’ente. L’analisi ci trova perfettamente d’accordo, pertanto al Sindaco chiediamo quali azioni abbiano intrapreso l’Amam e l’Amministrazione in ordine ad eventuali azioni tecnico amministrative e/o politiche che andassero verso il rispetto della volontà popolare chiaramente espressa in esito al referendum in questione. Nessuna, possiamo immaginare, pur avendone piena competenza, diritto e titolo! Tutto si ferma ai proclami e ad inaccettabili e non condivisibili giustificazioni.
In considerazioni di queste motivazioni riteniamo che alla base delle inadempienze e responsabilità esposte sia necessario l’accertamento da parte della Procura della Repubblica di eventuali responsabilità di carattere tecnico amministrativo, nel contempo riteniamo imprescindibili e chiediamo con forza le dimissioni del Presidente dell’Amam Dott. Termini per le carenze e l’inadeguatezza degli interventi ravvisati. Al sindaco Renato Accorinti un cambio di rotta dell’Amministrazione a partire dalla gestione dell’Amam e dell’ acqua bene comune”.
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