Nove liste, 558 candidati, oltre 50 sindaci che hanno aderito al programma: questa la “squadra” che Cateno De Luca presenterà per la corsa alle elezioni regionali 2022 di Sicilia Vera. «Noi oggi siamo al 41 per cento – ha detto l’ex sindaco di Messina. Per tutti gli altri il problema ormai non è più trovare l’uomo o la donna che siano in condizione di battere De Luca, ma trovare il candidato che possa perdere con l’onore delle armi».
Ieri, lunedì 18 luglio, a Palermo, il presidente del Consiglio Comunale di Messina e candidato alla presidenza della Regione Siciliana ha presentato le nove liste in vista delle regionali. La strategia per l’appuntamento alle urne previsto in Sicilia per l’autunno 2022 ricalca quella attuata a Messina per l’oggi sindaco Federico Basile. Le liste principali in questo caso saranno tre: “De Luca sindaco di Sicilia-Sud chiama Nord Giarrusso”, “Orgoglio Siculo-Sicilia Vera”, “Sicilia Vera-Rinascimento Sgarbi”. Le liste di testimonianza saranno cinque: “Basta Mafie”, “Giovani per De Luca”, “Lavoro in Sicilia”, “Autonomia Siciliana” “Impresa Sicilia” “Terra d’Amuri”. I candidati totali 558. Tra coloro che hanno aderito al programma, ha spiegato Cateno De Luca, ci sarebbero oltre 50 sindaci siciliani.
«Sono numeri ovviamente destinati a crescere – ha specificato il leader di Sicilia Vera. I siciliani sono stanchi delle sedute spiritiche, sia che si chiamino primarie, sia che si tratti di cenacoli nei vari salotti romani del centrodestra. Le primarie dai tempi di Prodi hanno sempre avuto un esito scontato. Il centrosinistra ha vinto in Sicilia solo con Crocetta, ovvero quando le primarie non le ha fatte. Noi oggi siamo al 41 per cento. Per tutti gli altri il problema ormai non è più trovare l’uomo o la donna che siano in condizione di battere De Luca, ma trovare il candidato che possa perdere con l’onore delle armi e cercare di posizionare il più possibile i deputati uscenti».
A intervenire nel corso della conferenza stampa anche Dino Giarrusso, leader e co-fondatore, insieme a Cateno De Luca, del Movimento nazionale “Sud Chiama Nord”, che è anche il vicepresidente designato in caso di vittoria alle Regionali: «Dieci giorni fa – ha affermato – ci trovavamo qui per la partenza di questo tour, oggi ci ritroviamo più entusiasti. Girando le province abbiamo registrato un crescente interesse nei confronti del nostro progetto. La politica italiana oggi che spettacolo sta dando? Noi siamo pronti a lavorare non solo per la Regione ma siamo pronti a farlo anche a livello nazionale con il progetto “Sud Chiama Nord”».
A chiudere, l’ex Iena e portavoce di Sicilia Vera e presidente di “Sud chiama Nord”, Ismaele La Vardera: «Quello di queste settimane – ha aggiunto – è un lavoro che sta cominciando a portare i frutti. E i frutti siete voi, tutte le persone che in questi giorni, settimane stanno decidendo di candidarsi e partecipare a questa lucida follia, a questa rivoluzione come l’abbiamo chiamata noi. Oggi il nostro progetto cresce e ci porterà non soltanto ad avere una sentinella in ogni comune come avevamo auspicato, ma a vincere il 6 novembre dimostrando che la Sicilia “vera” è con noi».
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