Si avvicinano le primarie del centrosinistra per le elezioni regionali 2022 in Sicilia e iniziano ad arrivare le candidature ufficiali. Il primo a scendere in campo è stato il deputato regionale e presidente della commissione antimafia, Claudio Fava, leader della lista “Cento Passi”, in campagna elettorale già da diversi mesi. Ora è il Partito Democratico a fare la sua mossa, nominando, quasi all’unanimità, l’europarlamentare Caterina Chinnici, che rappresenterà i dem nelle elezioni primarie del prossimo 23 luglio.
Ha prevalso la linea del segretario regionale Anthony Barbagallo, promotore della candidatura di Chinnici. «Riconosco a Caterina Chinnici – afferma Barbagallo – una evidente capacità inclusiva di tanti mondi che cercano una candidatura disponibile all’ascolto e che allarghi il campo».
68 anni a novembre, magistrato ed europarlamentare Pd per due legislature, Caterina Chinnici è attiva in politica da più di un decennio. Figlia del magistrato Rocco Chinnici, fu nominata assessore regionale alla famiglia dal governo di Raffaele Lombardo nel 2009. Questo il suo commento:
«Ringrazio il segretario nazionale Enrico Letta, il segretario regionale Anthony Barbagallo, la direzione, i circoli, i militanti e tutta la comunità del Pd, una comunità di idee e valori, per la fiducia riposta in me».
Da ieri, giovedì 23 giugno, e fino al 30 giugno sono aperte le candidature nella coalizione che alle elezioni regionali in Sicilia includerà, oltre al Pd anche il Movimento 5 Stelle, il quale non ha ancora espresso un nome, nonostante l’iniziale passo in avanti dell’europarlamentare Dino Giarrusso, nel frattempo alleatosi con Cateno De Luca e Sicilia Vera. Le votazioni avverranno online e nei gazebo il 23 luglio. La registrazione è obbligatoria sul sito www.presidenziali22.it.
«Chinnici – conclude Barbagallo – risponde ad alcune direttrici per noi fondamentali, in primis quello delle donne. Più volte abbiamo posto il tema della doppia preferenza di genere in Sicilia, ma anche per ottenere un assessore donna in giunta siciliana e poi facendo ricorso al Tar per chiedere un terzo della giunta regionale sia composta da donne. Abbiamo scelto una donna che ha spessore, conoscenza approfondita della macchina regionale, avendo ricoperto il ruolo di assessore, e una cultura giuridica che non è in discussione, essendo anche una magistrata. Ed è per altro l’unica parlamentare siciliana da Bruxelles in giù in quota Pd».
Sul fronte del centrodestra, invece, in attesa del tavolo romano dei prossimi giorni, il presidente della Regione Siciliana in carica, Nello Musumeci, si è dichiarato disposto a fare «un passo di lato» di fronte a una candidatura unitaria.
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