È scontro tra Gino Sturniolo e Federico Basile: il candidato sindaco di “Messina in Comune” accusa l’avversario politico di sfuggire al confronto con gli altri contendenti alle carica di primo cittadino alle prossime elezioni amministrative 2022. A scatenare la polemica, l’invito di Cateno De Luca ad andare a una sua iniziativa per avere un confronto e chiedere chiarimenti sull’operato della precedente amministrazione. Le cose, sottolinea Sturniolo, non funzionano così.
I confronti tra candidati, afferma l’ex consigliere comunale, oggi candidato sindaco di Messina, Gino Sturniolo, non si fanno alle iniziative organizzate dall’una o dall’altra forza politica in campo, ma ad eventi organizzati dai professionisti dell’informazione secondo le regole che la norma e la deontologia professionale impongono. Fatta questa premessa, l’esponente di “Messina in Comune” accusa quindi il candidato di Sicilia Vera, Federico Basile, di «essere sempre riuscito a sottrarsi al confronto».
Così, infatti, Gino Sturniolo risponde all’invito lanciato da Cateno De Luca nel corso di una diretta Facebook: «Secondo l’ex sindaco dimissionario – scrive – i candidati alla carica di primo cittadino della città di Messina dovrebbero andare alle sue iniziative per avere un confronto e chiedere chiarimenti sull’operato della precedente amministrazione. La logica (strampalata) per cui in piena campagna elettorale i candidati dovrebbero andare nelle piazze degli avversari è nota solo a lui. Basterebbe che il suo candidato, Federico Basile, andasse nei luoghi destinati al confronto, quelli organizzati da professionisti dell’informazione secondo le regole che la norma e la deontologia professionale impongono».
«Ormai manca poco più di un mese alle elezioni – aggiunge – e Basile è sempre riuscito, con svariate giustificazioni, a sfuggire al confronto con gli altri candidati. Questo non è giusto. Non è giusto per tutti i cittadini e, soprattutto, per gli elettori, poiché hanno diritto, prima di dare la preferenza a questo o quel candidato, ad una informazione completa sui programmi e le qualità di tutti (è facile parlare senza contraddittorio). Non è giusto per i professionisti dell’informazione, che non sono messi nelle condizioni di raccontare la visione di città di ognuno degli aspiranti alla carica di Sindaco. Non è giusto per gli altri candidati, che non hanno la possibilità di dimostrare che il proprio programma è migliore di quello di Basile o di essere più competenti di Basile. E, poi non è giusto nemmeno per il candidato di “Sicilia Vera”, che ha tutto il diritto di esprimere in prima persona il proprio punto di vista».
«Cateno De Luca – conclude Gino Sturniolo –, attraverso una modalità politica premoderna (la stessa che lo ha portato a scegliere un successore), mira (ed ottiene) al controllo totalitario del suo movimento. Ma non può e non deve nemmeno tentare di fare lo stesso con i suoi avversari (anzi, gli avversari del suo candidato), e non deve nemmeno pensare di poter tenere in mano un controller per indirizzare a suo piacimento l’intera campagna elettorale. Ha scelto Basile perché è l’uomo dei conti. Colui che meglio può incarnare la continuità del progetto deluchiano. La persona che più di ogni altra ne conosce i meccanismi di funzionamento interni. Lo lasci camminare da solo, dunque. Gli lasci dimostrare le sue qualità. Lasci che i messinesi, eventualmente, scelgano come proprio Sindaco “Federico Basile”, non “la spalla di De Luca”».
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