Il silenzio si è finalmente interrotto, forse troppo tardi ma si è interrotto. Il PD, dopo la riunione di ieri pomeriggio della direzione provinciale, ha deciso: sarà coalizione. Ad unirsi per le prossime elezioni amministrative sono: PD, Sicilia Futura, Civica Polare, Art. 1 e Partito Socialista.
Manca però un candidato comune da presentare come sindaco e non c’è nemmeno un programma condiviso. A tal proposito, il 15 aprile sono già state fissate le primarie. Nel caso in cui nei prossimi giorni non si dovesse arrivare ad un accordo, si procederà con le elezioni interne. Il tempo però passa e gli altri candidati per la poltrona di primo cittadino di Messina stanno già da settimane facendo campagna elettorale. Un gap notevole, quindi, che deve essere colmato perché il PD rischia un’altra delusione, dopo quella avvenuta a livello nazionale, al momento dello scrutinio.
Fondamentale nella prossima settimana sarà il ruolo di Pietro Navarra, guida del PD, lontano dalla scena politica in questi giorni per un lutto familiare.
Riuscire a trovare un candidato che piaccia all’intera coalizione in così poco tempo, però, non sarà facile e aver fissato già la data delle primarie è la prova che il partito ne è consapevole.
Scatta in automatico, quindi, il toto nomi. Felice Calabrò, Francesco Palano Quero, Antonio Saitta e Flavia Timbro sembrano essere i componenti della rosa all’interno della quale scegliere. Il prescelto non avrà però sulle spalle solo la responsabilità di rappresentare partito e coalizione alle prossime amministrative, che si preavvisano davvero molto animate. Il candidato, infatti, avrà anche il duro compito di riportare in auge un centro-sinistra oggettivamente in difficoltà e questo, forse, sarà il compito più difficile.
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