Lo ha comunicato il consigliere comunale stesso con un lungo post sui social: Alessandro Russo intende ricandidarsi al Consiglio Comunale alle elezioni amministrative previste a Messina, orientativamente, tra maggio e giugno 2022. «Molti di voi saranno delusi – scrive –, altri mi sproneranno a continuare, altri ancora si sfileranno annoiati, chissà. Ma in fin dei conti, è per tutto questo che mi troverò a chiedere ancora una volta a ciascuno di voi la fiducia per poterci tentare ancora una volta».
Mentre ancora nel centrosinistra c’è incertezza su chi sarà il candidato sindaco di Messina – il nome portato avanti dal Pd è quello di Franco De Domenico, ma Cambiamo Messina dal Basso si è presa del tempo per riflettere e decidere se rimanere o meno nella coalizione –, l’esponente in consiglio comunale del partito democratico fa un passo avanti e annuncia la sua ricandidatura alla prossima tornata elettorale.
«È deciso – ha scritto Alessandro Russo sui social. Mi ricandiderò a rappresentare la Città di Messina al Consiglio comunale. I miei primi anni a Palazzo Zanca sono stati una prova di crescita, di maturazione e di attività incessanti; ogni giorno, un banco di prova, una sfida a conoscere quante più cose, quanti più documenti, quanti più meccanismi di gestione del potere, per indirizzarlo, per controllarlo, per forzarlo sulla via del bene collettivo. A cercare di fare sempre del mio meglio e onorare il gravoso ma esaltante incarico a cui i cittadini mi hanno chiamato.
Ho saputo essere all’altezza delle loro aspettative o di quelle della città? Non saprò mai dirlo: avrò mille volte sbagliato, spesse volte fatto la cosa giusta, poche altre volte non sarò stato in linea con aspettative o attese di tutti. Ma ho fatto tutto con passione e osservando con rigore i miei principi politici, ideali e morali, mettendo tutto me stesso in questo incarico pubblico. Forse troppo me stesso, sacrificando passioni, affetti vita personale e lavorativa, come ben sa chi mi sta accanto e mi conosce. Ho rimpianti, in questo? Nessuno.
Sapevo e so che rappresentare la città significa dedicare ogni tempo e ogni spazio di vita ad essa, senza indietreggiare e senza aspettarsi nulla se non fatica e delusioni, molte volte. Vorrei avere l’onore di continuare in questo percorso complicato, stancante e irto di scommesse che sovente si perdono, perché in questo momento prevale in me una inesauribile voglia di continuare le tante lotte di rappresentanza e cittadinanza che ho cercato di avviare e che necessitano di essere ultimate.
Perché questa città meravigliosa ma sfortunata non debba più conoscere le discriminazioni profonde delle povertà, economiche, sociali, educative; la mortificazione del bisogno di chi vive la fame ogni giorno e la paura di non avere un tetto sulla testa; l’intolleranza e la violenza verso chi ama chi non è ritenuto “normale” o verso chi è oscenamente ritenuto “diverso” sol perché non in linea con una “norma” di genere totalmente fuori dal tempo e dal diritto; il disagio dei giovani e le paure di non essere all’altezza delle sfide quotidiane; le sofferenze di tutte le minoranze della città, trascurate nei loro bisogni da amministrazioni sorde alle loro richieste di considerazione; alla quotidiana violazione dei diritti di ciascuno, quello allo studio e all’istruzione, a quelli di cittadinanza che dovrebbero assicurare eguali condizioni per chiunque.
Perché Messina, in fin dei conti, torni a essere una comunità aperta, inclusiva, rispettosa di chiunque, una comunità di pieni diritti per chi la vive. E dove i diritti assicurino parità di condizioni a ciascuno, senza distinzione di appartenenza, di genere, di sensibilità, di reddito, di cultura, di fede. È un lungo cammino, ne sono ben consapevole e non so neppure se sarò capace di raggiungere anche solo un decimo di questi miei sogni. Ma so che come fatto finora vi dedicherò anima, corpo e pensieri, tutto me stesso per tentarci.
Molti di voi saranno delusi, altri mi sproneranno a continuare, altri ancora si sfileranno annoiati, chissà. Ma in fin dei conti – ha concluso –, è per tutto questo che mi troverò a chiedere ancora una volta a ciascuno di voi la fiducia per poterci tentare ancora una volta».
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