Due anni fa scattava la rivoluzione “dal basso”. Il 23 giugno del 2013 il sindaco Renato Accorinti iniziava il suo mandato a Palazzo Zanca con l’obiettivo di trasformare una città agonizzante in un modello di legalità e benessere soprattutto per le categorie più deboli. Spinto da migliaia di cittadini e sostenitori festanti, l’ex professore di educazione fisica raggiungeva scalzo il Municipio dopo una lunga processione per le vie della città.
24 mesi dopo è già tempo di bilanci. Sull’operato della Giunta Accorinti si è detto tanto, c’è chi parla di “illusione dal basso”, chi invece difende gli ideali del sindaco e sottolinea l’aria di cambiamento rispetto alle amministrazioni passate. Tra i punti salienti del lavoro svolto nel primo biennio da “Renato” vi è sicuramente l’ostinata opposizione al dissesto, il ribaltamento delle società partecipate e la politica portata avanti sulla questione bilanci.
Malgrado le difficoltà e i numerosi attacchi subiti, Accorinti non ha dubbi sulla bontà di quanto fatto finora. Per il sindaco senza cravatta, Messina è realmente cambiata. “Sono felicissimo di aver lavorato per due anni di seguito senza alcun giorno di ferie – spiega il primo cittadino – l’ho fatto per la città e ne vado fiero. Ho tanta voglia di lavorare, si sta concretizzando tutto quello che ci eravamo auspicati, senza l’appoggio dei poteri forti sono riuscito a diventare sindaco di una città che ho il dovere di servire ogni giorno”.
A proposito di obiettivi raggiunti, Accorinti sottolinea: “Abbiamo trasformato l’Atm, in poco tempo il numero di autobus circolanti è passato da 15 a 50. Ci siamo rivolti al direttore Giovanni Foti a capo della Gtt di Torino, un’azienda virtuosa e in crescita nel settore dei trasporti pubblici. Quanto fatto lo definisco un miracolo”. A detta del sindaco, il famoso “cambio culturale” si è dunque realizzato. “E’ una gioia aver creato un laboratorio per una nuova politica cittadina. I passi importanti sono stati parecchi: abbiamo riaperto il teatro, diminuito del 96% le spese di rappresentanza e avviato un programma serio per la raccolta differenziata”.
Sul futuro, Accorinti ha già le idee chiare e saluta con soddisfazione l’imminente avvio dei lavori per il secondo approdo cittadino. “Bisogna continuare con le azioni concrete – spiega – il cittadino deve comprendere l’importanza del proprio ruolo, ogni messinese ha diritti e doveri che sono alla base di tutto. Abbiamo sbloccato l’iter per la costruzione del porto di Tremestieri. Dopo decenni, Messina non avrà più i mezzi pesanti per le proprie strade, la vivibilità aumenterà notevolmente. Siamo vicini a questo grande traguardo, attendiamo l’ok del Ministero. Messina tornerà a scommettere sul mare, a riguardo abbiamo già qualche contatto con importanti imprese spagnole per futuri collegamenti commerciali”.
Andrea Castorina
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