Torna l’allarme dissesto a Messina: i rappresentanti di Sicilia Futura in Consiglio comunale sono, infatti, preoccupati per la lunghezza dei tempi di applicazione del “Salva Messina”, il pacchetto di provvedimenti approvato lo scorso mese di novembre, che dovrebbe portare al rientro dei debiti accumulati dal Comune negli anni passati.
La preoccupazione dei Consiglieri è determinata dalla dichiarazione di dissesto, approvata nei giorni scorsi dal civico consesso di Catania. Il Comune siciliano, a noi vicino, aveva tentato di far rientrare il debito di 1,6 miliardi, ma i provvedimenti non hanno prodotto alcun risultato.
Il timore è che le stesse sorti possano spettare anche a Messina: «Il fallimento di Catania sia da monito, nessuno ci farà sconti ed occorre essere, oltre che efficienti, anche efficaci. Non si perda altro tempo e si metta veramente in moto la macchina amministrativa. È finito il tempo dei buoni propositi, sul risanamento occorre una svolta, in particolare sugli anelli deboli del sistema, che sono le Partecipate. Sindaco, faccia fare un salto di qualità al nostro Comune».
I Consiglieri di Sicilia Futura credono, però, nell’efficacia del “Salva Messina”: «Lo abbiamo votato con senso di responsabilità, ma che adesso ha bisogno di fatti concreti per diventare il traino della “Nuova Messina”. Lo faccia, ripetiamo, tagliando con un certo passato, lo faccia pensando che è l’ultima chance. Dopo, purtroppo, sarebbero solo lacrime e sangue, come nella vicina Catania».
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