Beppe Picciolo - Deputato Regionale

Crisi idrica isole Eolie, Picciolo: “Mai più schiavi delle navi cisterna”

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“Con atteggiamento costruttivo e certamente non propagandistico, sollecitati dalle amministrazioni comunali, stiamo cercando di dare risposte concrete al territorio e come nel caso dell’approvvigionamento idrico delle isole minori i fatti ci stanno dando pienamente ragione: con il buon senso possiamo cambiare mentalità e abitudini che frenano lo sviluppo della nostra Regione”.

Lo afferma il capogruppo all’Ars del Patto dei democratici per le riforme  Giuseppe Picciolo che ritorna sull’argomento della crisi idrica nelle Isole Eolie dopo aver comunicato sabato scorso l’accoglimento da parte del Ministero della Difesa del via libera al servizio integrativo di rifornimento idrico con navi cisterna per complessivi 70.000 metri cubi d’acqua.

“Una vecchia legge dello Stato del 1950 (n.307 art.1) affida al ministero della Difesa il compito di erogare l’acqua in tutte le isole minori italiane  – ricorda il deputato regionale del Pdr – e nel tempo per la Sicilia lo stanziamento economico è arrivato a 35 milioni di euro annui (oggi 27 milioni dopo il dissalatore ancora oggi fatiscente di Lipari ) ed a questo importo vanno aggiunti i 15 milioni di euro che la Regione Siciliana pone annualmente in bilancio. Si tratta di cifre importanti – ha evidenziato Picciolo – che fino ad oggi sono rientrate esclusivamente nella partita delle spese correnti e che invece con la messa in funzione dei desalinizzatori di Lipari e Vulcano potranno e dovranno essere riconvertite in spese per investimento sul territorio.”

Il deputato del Pdr enuncia con attenzione i numeri di quella che può considerarsi una svolta per il sistema della gestione dell’acqua nelle Isole Eolie:  “In un anno le isole della Sicilia  utilizzano circa 5 milioni di litri d’acqua di cui 3,5 in autonomia (mediante gli impianti di desalinizzazione esistenti) mentre il restante milione e mezzo di litri deve invece essere approvvigionato tramite navi cisterne con un costo enorme per le tasche di tutti i contribuenti che si trovano a dover pagare un metro cubo d’acqua desalinizzata 14,5 euro quando il costo, senza il trasporto, è di sole 2-3 euro. In tutta questa operazione a guadagnare è solo il privato che si aggiudica una gara pressoché in esclusiva per la fornitura ed il trasporto dell’acqua ed a perdere sono i cittadini. Ecco quindi la soluzione da noi proposta e già recepita brillantemente dall’assessore regionale Vania Contraffatto che si era impegnata ad inserire in Giunta una proposta organica (e che auspico nei prossimi mesi attivi un tavolo in conferenza Stato-Regioni) in cui formulare una soluzione definitiva per le nostre isole minori che preveda, in un quinquennio, la realizzazione di una autonomia di tutto il sistema dei dissalatori e contestualmente il ripristino della rete di distribuzione idrica che oggi, si calcola, comporta la perdita del 40% dell’acqua in distribuzione per la sua obsolescenza. Proviamo solo tanta vergogna – ha concluso Picciolo – nel pensare che nel 2015 ci sia taluno che possa pensare di non cambiare nulla in quanto si rischierebbe di appesantire il bilancio regionale visto che ad oggi gran parte delle somme sarebbero di provenienza ministeriale. Le isole hanno diritto alla completa autonomia idrica. Vigileremo affinché l’Assessore possa realizzare in tempi brevi il suo ambizioso progetto che ben si coniuga con la politica del fare tanto cara al Pdr. Nessun orgoglio o rivendicazione solo atti dovuti, forse da altri.”

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