Il Consiglio comunale non festeggia i tre anni di governo Accorinti. E l’Udc conferma la sfiducia

Pubblicato il alle

8' min di lettura

Mentre Cambiamo Messina dal Basso propone di celebrare i tre anni di amministrazione Accorinti con un incontro pubblico in programma stasera al Salone della Bandiere, il giudizio espresso questa mattina da alcuni consiglieri comunali induce più che altro a prendere definitivamente coscienze della mancata rivoluzione. L’operato del Sindaco non ha soddisfatto l’Aula che ha più volte manifestato l’intenzione di azzerare i quadri politici della città e ritornare al voto. Di sfiducia ne hanno parlato quasi tutti i gruppi politici, ma di concreto nulla è stato fatto. Rimane però la piena consapevolezza del fallimento, ed è altamente improbabile che negli ultimi due anni di governo l’amministrazione riesca ad imprimere un drastico cambio di rotta.

Questa mattina abbiamo raccolto il parere di vari esponenti del civico consesso. Ognuno ha formulato i propri “auguri” al sindaco Accorinti senza nascondere l’amarezza e la delusione per ciò che poteva essere e non è stato.

Secondo il presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile “la città aspetta ancora la tanto decantata rivoluzione. Siamo all’anno zero in uno stato di sopravvivenza, abbiamo visto davvero poco, la città non può essere governata con la speranza di approvare un Piano di Riequilibrio finora in standby. C’è abbandono per le strade e rassegnazione nei cittadini, questo mi dispiace enormemente”. E la stessa Barrile ha poi sottolineato, tramite una nota,  come Accorinti non abbia finora provveduto a presentare la relazione annuale prevista dal Testo Unico degli Enti Locali.

Diversa, ovviamente, l’analisi del consigliere Lucy Fenech. Il capogruppo di Cambiamo Messina dal Basso rinnova la sua fiducia nell’amministrazione comunale, facendo al contempo autocritica. “La data del 24 giugno 2013 resterà nella storia. La città si è svegliata dal torpore. Per quanto riguarda le finalità generali la svolta c’è stata, il Sindaco ha sempre messo in primo piano l’interesse del cittadino, nonostante i risultati siano assolutamente da migliorare. Tanti sono ancora i punti su cui lavorare, a partire dalla pulizia della città per cui è necessaria una task force.  Tuttavia, sono stati raggiunti obiettivi importanti e l’Atm lo dimostra, mi aspetto che sia un cambio drastico nella macchina amministrativa. Posso dire con certezza che la nostra politica è sempre stata priva di favoritismi, c’è sempre stata trasparenza e meritocrazia. Questi sono fatti meno evidenti, ma sicuramente importanti come la riduzione della spese personali voluta dal Sindaco”.

Lucy Fenech, in piena linea con il movimento Indietrononsitorna, interviene anche sulla posizione di Antonio Le Donne. “Accorinti dev’essere coraggioso e cambiare anche le persone. La macchina amministrativa non ha fatto passi avanti, Le Donne deve lasciare l’incarico di direttore generale. E’ umanamente impossibile avere questo incarico oltre a quello di segretario generale”.

Angelo Burrascano, capogruppo de Il Megafono, tratteggia un quadro a tinte fosche. “La mancata rivoluzione è una realtà, i servizi sociali sono rimasti tali e quali e siamo davanti alla terza proroga per quel che riguarda le cooperative. Resta il problema delle partecipate, si parla di Multiservizi ma si è ancora lontani dal trovare una soluzione anche se acqua e rifiuti non possono essere gestiti insieme. La città è in condizioni pessime, le strade sono sporche così come le spiagge. La questione Bilancio ci ha impegnato per mesi, l’arrivo dell’assessore Luca Eller non è bastato. Per far funzionare la città serve mettere a regime l’intera macchina amministrativa, chi non raggiunge gli obiettivi dev’essere mandato a casa. Non possiamo tollerare ancora uffici che non funzionano, Accorinti deve rinnovare Palazzo Zanca, poi si potrà pensare ad altre questioni. Resta il problema dei mercati, della mobilità urbana e dei rifiuti, mentre progetti importanti come quello della via del Mare la cui gara non potrà essere avviata fino a quando non si faranno gli espropri. Dal canto suo, il Consiglio ha svolto sempre il suo lavoro con dedizione e serietà, in undici anni non ho mai visto un’Aula così responsabile”.

Come consuetudine, il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Trischitta lascia spazio all’ironia. “Auguro al Sindaco di dedicarsi all’atletica leggera nei prossimi due anni, la sua originaria vocazione. Insieme alla Giunta deve abbandonare al più presto la politica perché questa esperienza è stata traumatica. Accorinti ci lascia un insegnamento che avranno presto i cittadini romani che hanno scelto un sindaco 5Stelle, quando si elegge una persona che non ha competenza, dopo l’entusiasmo iniziale subentra la realtà e i limiti si vedono tutto. Il futuro dipende soprattutto dal Piano di Riequilibrio”.

Analisi più moderata da parte di Carlo Abbate, transitato da qualche settimana al Gruppo Misto dopo aver lasciato i Dr. “E’ stata un’esperienza nuova per Messina, ritengo che lo stesso Accorinti si sia reso conto quanta distanza c’è tra la protesta e la gestione diretta dei problemi. Auguro al Sindaco di riuscire a risolvere al più presto i problemi più sentiti dalla cittadinanza come la pulizia e il decoro urbano”.

Il capogruppo Ncd Daniela Faranda tenta invece di riportare con i piedi per terra il primo cittadino. “Auguro al Sindaco di occuparsi realmente della città e di concludere almeno una delle tante opere che sono state annunciate. E’ la prima volta che mi capita di sentire che un primo cittadino festeggi il compleanno del suo mandato invece di occuparsi realmente dei problemi. Se dovesse portare a termine la propria legislatura, bisogna assolutamente completare porto di Tremestieri, via Don Blasco e la messa in sicurezza dei torrenti. Progetti comunque vecchi che non sono certamente partiti da quest’amministrazione. Accorinti metta da parte gli eventi mediatici e badi al concreto”.

Analisi negativa anche dell’Udc che, attraverso le parole del capogruppo Mario Rizzo, conferma la volontà di presentare la sfiducia. “Nei prossimo presenteremo la mozione così come annunciato in varie occasioni. Siamo delusi dall’operato della Giunta e non ci sono stati cambi di direzione. Mi auguro per la città che possano presto arrivare tempi migliori, finora è stato un fallimento. Il cambio di cinque assessori conferma come lo stesso Sindaco non abbia confermato le aspettative”.

Piero Adamo di SiAmo Messina punta il dito contro l’atteggiamento dell’amministrazione comunale e sulla mancata attuazione del programma elettorale.  “Auguro al Sindaco di capire l’importanza della condivisione, finora questa amministrazione ha diviso la città, integralizzando tutte le questioni. Qualora Accorinti restasse in carico fino alla fine, auspico che riesca finalmente a mettere mano al programma elettorale che ad oggi, malgrado le dichiarazioni dell’amministrazione, risulta disatteso in larga parte”.

Per il Pd, infine, poco o nulla è cambiato rispetto al passato in cui era la vecchia politica a governare la città. “Il bilancio non è certamente positivo – ha spiegato Claudio Cardile –  mi sarei aspettato un’amministrazione più trasparente e coinvolgente. Non ho visto alcun cambiamento rispetto al passato, dal punto di vista economico c’è stata maggiore oculatezza, ma gli atti sono sempre stati prodotti in extremis e il Consiglio ha dovuto lavorare con tempi ristretti senza poter dire la sua. Mi auguro che Luca Eller aiuti a cambiare rotta, nei prossimi due anni bisogna iniziare a programmare per lo sviluppo della città”.

Andrea Castorina

(229)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.