Confronto aperto stamattina in Commissione Igiene e Sanità tra il Consiglio Comunale, l’Amministrazione e MessinaServizi Bene Comune sulla raccolta differenziata, la gestione dei rifiuti e degli altri servizi affidati alla Partecipata.
Da un lato, MessinaServizi ha rivendicato i risultati raggiunti negli ultimi mesi, l’estensione del servizio porta a porta a tutta la città di Messina, il raggiungimento di percentuali maggiori di raccolta differenziata, che a giugno potrebbe arrivare a toccare il 44%; dall’altro, i consiglieri comunali hanno posto sotto l’attenzione del presidente Giuseppe Lombardo e dell’assessore al ramo, Dafne Musolino, alcune criticità riguardanti non solo la differenziata, ma anche altri ambiti, come quello del servizio di spazzamento.
La città, dicono in sostanza i consiglieri, è sporca e famiglie ed esercenti si trovano in difficoltà, tra carrellati troppo grandi e poco spazio per posizionarli e rifiuti per le strade. Per la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Cristina Cannistrà, e per il collega del PD, Gaetano Gennaro, l’Amministrazione – e con essa MessinaServizi – avrebbe fatto il passo più lungo della gamba, affidando troppi servizi all’Azienda comunale, che con il personale che ha a disposizione non riesce a garantire una qualità adeguata su nessun fronte.
Di contro, Giuseppe Lombardo cita i numeri degli imballaggi raccolti, in aumento rispetto agli anni precedenti, ed evidenzia le difficoltà dei cittadini – e a volte la noncuranza – nel fare la differenziata, gettando nell’indifferenziato anche ciò che potrebbe benissimo essere riciclato. Per il presidente di MessinaServizi, è una questione di mentalità, di abitudine e attitudine alla differenziata che nella città dello Stretto deve ancora maturare.
Lombardo: «Siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo»
Ma andiamo con ordine. Ad aprire i lavori, il presidente di MessinaServizi Bene Comune, Giuseppe Lombardo, che ha replicato alle segnalazioni dei giorni scorsi, pervenute sia dai cittadini sia dai consiglieri comunali, evidenziando i risultati raggiunti in merito ai numeri della raccolta differenziata.
«Vi dico un dato – ha esordito. Siamo passati da 700 tonnellate di imballaggi raccolti al mese (carta, cartone, plastica, vetro, ecc.) a oltre 2mila 300 tonnellate al mese. Questa è la proiezione del mese di giugno. L’anno scorso abbiamo recuperato 8mila tonnellate di carta e cartone, che equivalgono a 120mila alberi abbattuti in meno. La raccolta differenziata serve a far respirare questo pianeta. E non perché ci obbliga la legge, ce lo dice la nostra morale. La legge è dovuta intervenire dove non è intervenuto l’uomo».
Al di là delle difficoltà nello gestire un servizio imponente come quello del porta a porta, Lombardo segnala gli errori – fatti più o meno in buona fede – dei cittadini: «Ancora quando raccogliamo i sacchetti porta a porta nel giorno dell’indifferenziata, su 100 di raccolta indifferenziata troviamo 20 di umido, 20 di carta e cartone e 20 di plastica. Significa che noi quel 100 che abbiamo di indifferenziata lo potremmo ridurre a 40. La colpa non è del cittadino, ma di chi non ha iniziato 30 anni fa. Noi siamo indietro nell’approccio. La carta si può recuperare per almeno 10 volte. Far capire questo a una città che è 30 anni indietro è rivoluzionario».
Fatta questa premessa, Lombardo ha voluto fare un confronto con altre città: «Prendo ad esempio la città di Torino per farvi vedere che quello che noi abbiamo fatto in 20 mesi, la città di Torino l’ha fatto in 30 anni. È la dimostrazione che la nostra scelta è l’unica per raggiungere gli obiettivi. A Torino, dove si fa la differenziata da 30 anni, ma non porta a porta (almeno non nel centro città) sono ancora al 35%. Nelle periferie, dove hanno fatto l’integrale porta a porta hanno toccato punte dell’80%. Hanno iniziato prima, ma ci hanno messo più tempo».
«Noi – ha proseguito – a maggio avevamo una percentuale del 34%. A giugno, con una proiezione dei primi 15 giorni rischiamo di sfiorare il 44% di raccolta differenziata. Questo perché abbiamo aumentato la raccolta degli imballaggi nell’area centro con l’eliminazione dei cassonetti. Perché nonostante l’obbligo di non conferire nei cassonetti ci fosse dal 2016, molte attività non lo rispettavano, mentre ora non hanno alternative».
«Siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo e siamo consapevoli che tante cose devono ancora essere fatte – ha concluso. Noi ogni giorno inseguiamo chi getta i rifiuti in città. Stiamo facendo sforzi sovraumani per evitare che si creino discariche in città. I miei dipendenti mi dicono: non raccogliamo i rifiuti abbandonati, perché sennò la gente pensa di poterlo fare perché tanto noi li raccogliamo».
Le repliche dei consiglieri
Ad intervenire, tra gli altri, la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Cristina Cannistrà: «Questa seduta di Commissione era importante per un confronto chiaro con l’Amministrazione. Presidente Lombardo, sa come la penso, la vedo più come un politico che come il presidente di una Società Partecipata».
«Anche le segnalazioni che ci arrivano quotidianamente dai cittadini sono un dato oggettivo che va valutato e risolto. I carrellati, per esempio, si vede a occhio nudo che sono enormi e che avrebbero messo a disagio i commercianti. Ci troviamo con una città invasa dai carrellati. Possiamo a distanza di due anni pensare di avere, invece, dei cassonetti intelligenti, in maniera da ridurre il numero dei carrellati? I carrellati attaccati ai pali non sono responsabilità vostra, non li avete messi voi, ma ci sono».
«La Società – ha concluso – si è caricata di altri servizi a discapito del servizio di base. Gli operatori sono quanti sono, più servizi mettiamo più riduciamo la qualità».
A prendere la parola, poi, il capogruppo del PD, Gaetano Gennaro:«Al di là dei meriti che possiamo dare a questa governance sull’impegno – ha esordito –, dobbiamo capire se la cittadinanza è soddisfatta o meno. Il compito di MessinaServizi è quello di tenere la città pulita e svolgere i servizi aggiuntivi che le sono stati affidati. Questo è il report che va fatto. Poi, ci saranno settori in cui va meglio e altre in cui va meno bene. Il punto è che, come a scuola, a fine anno bisogna avere la sufficienza in tutte le materie. Questo dobbiamo valutare.
«Se per spingere la differenziata – ha proseguito – e raggiungere degli obiettivi, nel frattempo facciamo stare la cittadinanza ‘nta munnizza, non va bene. E la gente se ne accorge, perché si vede che non viene fatto lo spazzamento. Vanno fatti degli aggiustamenti. Più forze politiche hanno fatto delle proposte. Dobbiamo avere un atteggiamento costruttivo». A conclusione, il consigliere Gennaro ha posto delle domande, cui però verrà data risposta, presumibilmente, nella prossima Seduta: «Questa Società dà in affidamento a ditte private alcuni servizi? I sacrifici che stiamo facendo, per esempio sullo spazzamento, in favore di un avanzamento della differenziata, sono qualcosa di temporaneo o dovremo continuare così?».
Il consigliere del gruppo misto, Nello Pergolizzi, ha invece chiesto se ci fossero notizie sul piano tariffario e se questo consentirebbe di fare nuove assunzioni in MessinaServizi.
Quando poi la parola è passata nuovamente al presidente Giuseppe Lombardo, questi ha proposto di chiudere la seduta per riprendere il discorso nella successiva e avere l’Aula al completo, perché «voglio rispondere a tutta l’Aula, non ai singoli». La proposta – anche in considerazione dell’ora tarda – è stata accolta, e intorno alle 13.10 la seduta si è chiusa per aggiornarsi nei prossimi giorni.
(Foto di repertorio)
(179)