Approvato dalla Giunta il bilancio consuntivo 2016 della Città Metropolitana di Messina: rilevato un attivo di oltre un milione e mezzo di euro.
Il bilancio, negli ultimi anni, non è mai andato in rosso grazie alla diminuzione di circa un terzo apportata alle spese di Palazzo dei Leoni, passando da circa 90milioni di euro a 60milioni.
«Una gestione delle entrate sana e una conduzione dell’Ente virtuosa – spiegano dall’Ex Provincia – attraverso l’attuazione di un piano di riduzione dei costi, ha permesso la realizzazione delle proprie attività sul territorio».
Ma, nonostante questo, l’attivo di circa un milione 547mila 473,58 risulta insufficiente a colmare il prelievo forzoso dello Stato di 25milioni di euro: «Una situazione paradossale – continuano a spiegare – se si pensa che l’ex Provincia non ha fatto mai ricorso all’anticipazione di cassa perché l’Ente è finanziariamente sano e non è mai andato “in rosso”, cioè non ha mai fatto registrare alcuna scopertura bancaria».
Fino ad ora la Città Metropolitana ha fatto affidamento sull’eredità positiva degli anni precedenti per coprire le spese, ma quest’anno non sarà possibile: da un lato, l’avanzo di cassa è troppo esiguo e dall’altro la richiesta del Governo è cresciuta costantemente, passando da un prelievo di 8 milioni e mezzo nel 2015 fino a 25milioni nel 2017.
La tanto discussa dichiarazione di dissesto, annunciata lo scorso agosto, secondo il Commissario Straordinario Romano è «una decisione ineluttabile motivata esclusivamente dalla pressione insostenibile scaturita dal prelievo forzoso». Al decreto sindacale di approvazione del bilancio emanato dalla Giunta seguirà la delibera definitiva di approvazione da parte del Consiglio Metropolitano, di competenza del Commissario straordinario Romano in questa fase di transizione.
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