E’ indirizzata al sindaco di Messina, Renato Accorinti, l’interrogazione urgente del consigliere comunale di SiAmo Messina, Piero Adamo, che, dopo l’accoglimento da parte del Tar del ricorso del dg dell’azienda Papardo-Piemonte, Michele Vullo, contro l’ordinanza del sindaco che, di fatto, voleva salvare il Pronto soccorso dell’ospedale Piemonte, si rivolge al primo cittadino affuinchè questi possa, con “ogni iniziativa utile presso i poteri regionali, in primis il Presidente della Regione, affinché sia data piena attuazione al dettato normativo regionale nell’interesse del diritto alla salute della cittadinanza tutta, in particolare sollecitando l’emissione del decreto regionale ben prima dei 90 giorni previsti”.
Il manager Vullo continua a perseguire il progetto di chiudere il Piemonte, nonostante la politica si sia già espressa in modo chiaro non solo con l’ordinanza emessa da Accorinti, ma anche con il voto dell’Ars al decreto legge denominato“Picciolo-Formica” che assicura migliore funzionalità al Pronto Soccorso e a tutti i servizi correlati.
E’ evidente, secondo Adamo, il contrasto tra la linea tecnica seguita da Vullo e la strada indicata dalla politica governativa, che teoricamente dovrebbe dare i diktat proprio sotto il profilo amministrativo che devono essere attuati sotto il prifilo tecnico.
L’interrogazione, infatti, è diretta “per conoscenza anche all’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana non potendosi ignorare il contrasto fra poteri regionali che da una parte, con legge, stabiliscono la permanenza del Pronto Soccorso Generale presso l’Ospedale Piemonte prevedendo che “il Direttore Generale dell’ex Azienda ospedaliera Ospedali riuniti Papardo-Piemonte assicura la migliore funzionalità del pronto soccorso e dei servizi e reparti correlati del presidio ospedaliero Piemonte” e dall’altra non si preoccupano di verificare e/o di creare le condizioni affinché lo stesso Dirigente regionale dell’Azienda Papardo attui le decisioni assunte dal Parlamento Regionale”.
Adamo ricorda come i reparti connessi al Pronto Soccorso spostati al Papardo non sono ancora tornati sul viale Europa, quindi risulta necessario il ripristino della pianta organica riferita proprio ai reparti del Pronto Soccorso generale. Tutto ciò rappresenta un pericolo per l’incolumità e la salvaguardia della salute pubblica.
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